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Vini e Liquori

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Campari Bitter
Campari Bitter

Il Bitter Campari non è solo il simbolo dell’aperitivo più classico della nostra tradizione, ma rappresenta ormai una vera e propria icona dello stile di vita italiano. Conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, conquista fin dal primo sguardo con il suo caratteristico colore rosso rubino brillante e il suo gusto austero ed elegante, rimasto identico a sé stesso nel tempo, senza mai cedere alla tentazione di assecondare le mode del momento. Il suo straordinario successo risiede proprio in questa sua classicità immutabile, in questa sua forte identità e riconoscibilità. Ancora oggi è il bitter di riferimento per tutti i bartender, ingrediente indispensabile per i grandi cocktail tradizionali e per le innovazioni della moderna mixology. Il Campari Bitter è un’eccellenza del nostro Paese, che ha una lunga storia alle spalle. Gaspare Campari ha cominciato la sua attività nel 1860 con un bar a Novara. In seguito ha aperto il Caffè Campari in Piazza Duomo e proprio nel suo laboratorio milanese ha messo a punto la ricetta del Bitter. Ancora oggi l’etichetta viene prodotta seguendo la ricetta segreta, che costituisce l’inestimabile patrimonio della società.  Il Bitter viene realizzato con un’infusione a caldo in acqua di erbe aromatiche, spezie, piante, radici e frutta. All’infuso si aggiunge poi dell’alcol, l’acqua, un po’ di zucchero per mitigare le note amaricanti delle erbe e infine del colorante naturale, che conferisce al bitter il suo inconfondibile colore rosso brillante. Un’intuizione fortunata, che è diventata tradizione e oggi rappresenta l’asset principale dell’azienda. Il Bitter Campari, da oltre un secolo incarna lo stile di vita di Milano e il rito dell’aperitivo. È ormai diventato una cifra distintiva della città lombarda, della sua voglia di vivere intensamente ogni momento della giornata. Alla vista si presenta di un bellissimo colore rosso rubino luminoso e brillante. Il quadro olfattivo è elegante e complesso con note di scorza d’arancia amara, di erbe officinali, morbide spezie, cortecce e piante balsamiche. Al palato è austero e secco, con aromi profondi e un sorso lungo e rigoroso, che anticipa un finale balsamico, agrumato e leggermente amaricante.

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Cusumano 'Angimbé' 2023
Cusumano 'Angimbé' 2023

“Angimbé” è uno dei bianchi più famosi e amati di Cusumano per il suo piacevole profilo fruttato, fresco, fragrante e leggermente aromatico. Nasce da un sapiente connubio di Insolia (70%) e Chardonnay (30%), due uve che si dimostrano perfettamente complementari. L’insolia, tra i vitigni a bacca bianca più coltivati in Sicilia, è particolarmente apprezzato per i suoi intensi profumi e la sua armoniosa freschezza agrumata, mentre lo Chardonnay per la sua struttura, la ricchezza aromatica e la complessità. Insieme contribuiscono a completare perfettamente il bouquet, regalando un vino di grande personalità. L’etichetta fa parte della linea dei vini Cusumano dedicata a singoli territori, ed esprime al meglio proprio le caratteristiche più tipiche dei bianchi siciliani, intensi e mediterranei. Il bianco “Angimbé” nasce nella Tenuta Ficuzza, che si trova a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, a un‘altitudine di 700/800 metri sul livello del mare.  Il clima, caldo e secco, è mitigato dalle notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, che contribuiscono a dare alle uve un profilo fine ed elegante. Le vigne sono coltivate su terreni di matrice argillosa, l’Insolia con esposizione a sud-est e lo Chardonnay a est, con impianti a spalliera della densità di 5000 ceppi per ettaro e rese che non superano i 60 quintali/ha. Le vendemmie sono tutte manuali, per lo Chardonnay ad agosto e per l’Insolia durante la prima decade di settembre. A una macerazione a freddo per 12 ore a 8 °C, segue la pressatura delicata delle uve e una decantazione a freddo. Il mosto è poi avviato alla fermentazione in acciaio a temperatura controllata di 18-20 °C. Il vino matura in vasche d’acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e completa l’affinamento con qualche mese in bottiglia. Il vino “Angimbé” è un bianco che conquista per la sua armonia e freschezza gustativa. Il blend di Insolia e Chardonnay si dimostra un matrimonio assolutamente convincente tra Sicilia e Borgogna. Le particolari condizioni pedoclimatiche della Tenuta Ficuzza donano quel tocco irripetibile di territorialità, che rende il vino unico e riconoscibile. Nel calice ha un colore giallo paglierino. I profumi sono intensi e ricordano sensazioni floreali, aromi di agrumi, frutta matura e cenni tropicali. Il sorso è agile e fresco, con un centro bocca gustoso e di buona complessità, che si distende piacevolmente verso un finale sapido. Perfetti gli abbinamenti con i piatti tipici della cucina di mare siciliana.

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San Michele Appiano Pinot Grigio 'Fallwind' 2023
San Michele Appiano Pinot Grigio 'Fallwind' 2023

Il Pinot Grigio "Fallwind" di San Michele Appiano ci ha conquistato da subito perché rappresenta la perfetta fusione tra la mineralità e la freschezza che sono le caratteristiche tipiche dei bianchi dell’Alto Adige. San Michele Appiano non è una novità, è una cantina storica nel territorio altoatesino, dove il vino è di casa da oltre 2000 anni grazie all’unicità del terroirs locale. Una passione tramandata di generazione in generazione: è questo che caratterizza la cantina di San Michele Appiano; oltre 300 famiglie di viticoltori che costituiscono la sua spina dorsale e che contribuiscono con sapere, passione e dedizione ad assicurare uve di qualità eccellenti, come quelle utilizzate per produrre questo Pinot Grigio, uve che arrivano dal soleggiato vigneto di “Fallwind” posto appena al di fuori del centro storico di San Michele, su un’altitudine di 400-430 metri sul livello del mare e su un suolo ghiaioso di origine calcarea. E’ qui che nasce il Pinot Grigio "Fallwind" di San Michele Appiano, un Pinot Grigio di pronta beva dalla bella struttura e dal grande equilibrio. Un Pinot Grigio che sorprende per le sue note delicate di pera matura e di melone e che entra in bocca con una piacevole cremosità e suadenza. Il finale regala spezie e toni ammandorlati e di vaniglia, derivanti dall’affinamento che per metà è condotto in botti di legno. Pinot Grigio "Anger" di San Michele Appiano: la perfetta espressione del terroir dell’Alto Adige.

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Le Vigne di Zamò Ribolla Gialla 2022
Le Vigne di Zamò Ribolla Gialla 2022

La Ribolla Gialla della cantina friulana Le Vigne di Zamò è un’etichetta dal profilo territoriale, realizzata con un antico vitigno autoctono coltivato da secoli nelle terre Friulane e nella vicina Goriska Brda. Si tratta di un’uva generosa, che regala le migliori espressioni sui terreni pietrosi e poveri della sommità delle colline, dove le poche risorse disponibili contengono naturalmente le rese, regalando grappoli di notevole intensità aromatica. Il suo volto fresco, sapido e agrumato, ne rende il sorso piacevolmente scorrevole. Il vino Ribolla Gialla è da sempre il bianco identitario del territorio del Friuli al confine con la Slovenia.  Le Vigne di Zamò possono contare su una tenuta che comprende alcune delle più belle e pregiate parcelle dei Colli Orientali. I vigneti compongono un piccolo mosaico con appezzamenti situati a Rosazzo, Buttrio e Rocca Bernarda. Le colline baciate dal sole e un microclima particolarmente favorevole, sono da sempre la culla ideale per i vitigni a bacca bianca. I vigneti sono protetti dall’arco Alpino dalle perturbazioni e dai venti freddi che scendono da nord-est e sono aperte al caldo respiro delle brezze che risalgono dal Mar Adriatico. Il terreno, costituito da Flysch di arenarie e calcare, è particolarmente vocato per una viticoltura di qualità. È in questo splendido habitat che la Ribolla Gialla riesce a esprimere le sue migliori qualità, con vini che sono un’autentica espressione dei Colli Orientali. La Ribolla Gialla della cantina Le Vigne di Zamò è una versione classica, che si attiene alla tradizione di un vino semplice e immediato. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Prima dell’imbottigliamento, il vino riposa sui lieviti per otto mesi in vasche d’acciaio. Si presenta di colore giallo paglierino brillante ed esprime profumi di zagara, fiori bianchi, note agrumate, aromi di mela verde e frutta a polpa bianca. Il sorso è agile e dinamico, con una viva tensione espressiva, che accompagna verso un finale molto fresco e sapido. È il bianco ideale da degustare come aperitivo o per accompagnare piatti di pesce dal sapore delicato.

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Hofstatter Cabernet 2022
Hofstatter Cabernet 2022

Il Cabernet Sauvignon di Hofstätter nasce nel territorio del Sudtirol, regione dominata da castelli e dimore nobiliari, i masi, attorniate da vigneti a conduzione familiare che si radicano su altopiani e colline ad altitudini che variano dai 250 metri fino a 800 metri sopra il livello del mare. Hofstätter coltiva principalmente varietà altoatesine che da secoli caratterizzano questo territorio e che lo esprimono con grande territorialità, come ad esempio questo elegante vino rosso. I vigneti che danno origine a questo Cabernet Sauvignon si distribuiscono su due versanti della Valle dell’Adige e, grazie a questa particolare disposizione, godono di un microclima unico, accarezzato dalla fresca brezza di montagna ed esposto perfettamente alla luce del sole. Le uve raccolte e portate in cantina vengono diraspate, spremute e fatte fermentare in botti d’acciaio, dove restano con le bucce per un breve periodo di circa 10 giorni. L’affinamento si prolunga in acciaio per alcuni mesi prime di essere imbottigliato. Il vino rosso Cabernet Hofstatter si distingue alla vista per il suo brillante colore rosso rubino e per un intenso profilo olfattivo, con sentori che spaziano dalla frutta rossa a rimandi vegetali ed erbacei, fino alle spezie e al cioccolato. Al palato si erge su una struttura sinergica e robusta, avvolta da una levigata trama tannica e da un’adorabile freschezza. Il finale duraturo e fruttato invoglia un nuovo assaggio. Si tratta di un rosso da secondi piatti, facilmente abbinabile a ricche pietanze a base di carne e arrosto. Da farne scorta!

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Cantele Primitivo 2022
Cantele Primitivo 2022

Il Primitivo di Cantele è la classica interpretazione di questo storico vitigno del Salento, realizzata nel segno del rispetto e della valorizzazione delle sue migliori qualità varietali. Un rosso intenso, caldo, morbido e mediterraneo, che seduce con i suoi profumi di frutta rossa matura e le morbide spezie orientali. Il suo sorso, ricco e ampio, avvolge il palato in modo pieno e appagante. Un’etichetta che sintetizza perfettamente le caratteristiche della splendida terra del Salento, portandone nel calice tutto il calore e la vitalità. Il rosso Primitivo della Cantina pugliese Cantele è un vino identitario, in cui si rispecchia la tradizione secolare dello splendido territorio del Salento. La Cantina si trova nella campagna di Guagnano, nel cuore del Salento, una regione molto ventilata, dal clima caldo e mediterraneo, mitigato dalle brezze del mare. I terreni, originati dalle calcareniti argillose del Salento, sono piuttosto profondi, ricchi di calcare e sabbie. Le uve provengono dalle vigne di Torricella in provincia di Taranto e San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi, allevate in parte a spalliera e in parte ad alberello. La vendemmia viene fatta verso la fine di agosto e le uve fermentano in vasche d’acciaio alla temperatura controllata di 25-26 °C, con macerazione sulle bucce di 6-8 giorni. Il vino riposa in barrique di rovere per circa 6 mesi e si affina qualche mese in bottiglia prima della messa in vendita. Il vino Primitivo di Cantele è un’etichetta perfetta per chi vuole conoscere il volto più semplice e immediato di questo grande vitigno del sud. Il breve affinamento in legno, ne ammorbidisce un po’ i tratti giovanili, lasciando però in primo piano il suo carattere varietale maturo e fruttato. Il colore è rosso rubino con riflessi granato. Al naso esprime aromi di marasca, prugna matura, amarena, morbide spezie e carrube. Al palato è caldo, morbido e intenso, con tannini setosi e ben integrati al corpo del vino, aromi densi e avvolgenti, che si distendono in modo armonioso ed equilibrato con piacevole persistenza finale.

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Domaine Gadais Muscadet 'Grande Reserve des Moulins' 2022
Domaine Gadais Muscadet 'Grande Reserve des Moulins' 2022

Il Muscadet “Grande Reserve des Moulins” del Domaine Gadais è un’etichetta che esprime perfettamente il carattere e il fascino di questo tradizionale vino della Valle della Loira. È un bianco che si distingue per un’immediata ricchezza fruttata, freschezza e limpida mineralità. È piacevolmente fragrante e connotato da una buona ricchezza aromatica. Proprio per queste sue caratteristiche, è un molto duttile a tavola, Si abbina bene con antipasti e piatti di mare dal gusto iodato. La tradizione locale lo ha eletto come miglior compagno per accompagnare un piatto di ostriche. Il bianco Muscadet “Grande Reserve des Moulins” nasce in una tenuta che si trova nel cuore dell’Appellation Muscadet Sèvre et Maine.  Il Domaine Gadais è una realtà storica del territorio, che da quattro generazioni coltiva vigneti. Ha incominciato a imbottigliare il vino in proprio nel secondo dopoguerra e oggi gestisce circa 50 ettari di vigne, in alcune delle più belle zone della regione. Il vino è prodotto con Melon de Bourgogne, un antico vitigno originario della Borgogna, che da secoli viene coltivato nella zona di Nantes e che si è adattato molto bene al clima oceanico e ai terreni di quest’area occidentale della Valle della Loira. Le uve provengono da vigneti di circa 30 anni e al termine della vendemmia, i grappoli sono pressati in modo molto soffice. Il mosto fermenta in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Il vino matura in vasche d’acciaio per alcuni mesi sur lie e viene imbottigliato senza procedere a filtrazione. Il “Grande Reserve des Moulins” Muscadet del Domaine Gadais è la bottiglia perfetta per apprezzare le migliori qualità di questo interessante vino della Loira, troppo spesso sottovalutato e che negli ultimi anni si è giustamente conquistato uno spazio importante tra gli appassionati. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino con riflessi luminosi e brillanti. Elegante e fragrante, esprime un bouquet caratterizzato da note di frutta matura a polpa bianca, cenni morbidi di frutta esotica, sfumature floreali e di frutta secca. Di medio corpo, ha un sorso scorrevole e morbido, armonioso e aromaticamente ricco, ma ben bilanciato da una notevole freschezza, che rende il finale dinamico, teso e dotato di buona persistenza aromatica.

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Stefano Occhetti Nebbiolo 2022
Stefano Occhetti Nebbiolo 2022

Il Langhe Nebbiolo rappresenta la prima creazione di Stefano Occhetti, il giovane vignaiolo che abbandona una carriera ingegneristica per ritornare alle colline del suo Roero. Realizzato a partire dalla vendemmia 2019 è una interpretazione dritta e sincera di un territorio complesso e movimentato, arcigno e difficile da lavorare: un rosso dinamico come la forza di volontà che l’ha generato. Stefano Occhetti realizza il suo Langhe Nebbiolo vinificando in purezza le uve che provengono da tre distinti appezzamenti di proprietà, compresi fra altitudini che vanno dai 260 ai 280 metri sul livello del mare e popolati da viti che hanno traguardato i 60 anni di età, impiantate dal nonno. Estesi sulle colline del territorio di Monteu Roero, i vigneti Occhetti e Bric Rossino-Vadonia offrono esposizioni verso sud e sud-est, mentre sui pendii che circondano Vezza d’Alba si allunga la vigna Sanche, orientata verso sud-ovest. Le pendenze sono importanti e segnano in maniera evidente il paesaggio dei calanchi, le peculiari fenditure di composizione essenzialmente sabbiosa disegnate dall’antico corso del Tanaro, prima che il fiume cambiasse il proprio itinerario, ricche di fossili marini, per via della originaria formazione alluvionale. La vendemmia viene eseguita a mano, come del resto tutte le attività in campo, normalmente agli inizi del mese di ottobre e con raccolta in cassette da 20 chili. Portati velocemente in cantina, i grappoli vengono pressati e avviati ad una fermentazione spontanea, condotta unicamente da lieviti indigeni, all’interno di vasche di cemento, mentre la permanenza sulle bucce si prolunga per circa 14 giorni, a cappello fluttuante. La fermentazione malo-lattica coinvolge il 15% della massa e si svolge sia in legno che in acciaio. L’affinamento è affidato a botti di rovere francese e barrique usate, per un periodo di 7 mesi. Rosso rubino brillante è il colore del Langhe Nebbiolo di Stefano Occhetti. Esprime profumi eleganti, introdotti dal floreale di violetta e dal dolce-acidulo di lampone e ribes, fragolina di bosco e un maturo più intenso di prugna. Il richiamo fruttato e terroso continua all’assaggio, in un sorso giovane e divertente composto da intensa trama tannica e persistente quanto freschissima succosità.

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Ca' Rugate Studio 2020
Ca' Rugate Studio 2020

Lo ‘Studio’ della tenuta veneta Ca’ Rugate è un vino bianco che spicca per il coinvolgente timbro minerale, prodotto a partire da due varietà tradizionali del territorio di Soave: Garganega e Trebbiano di Soave. Dietro alla nascita di questa bottiglia ci sono anni di ricerca e sperimentazioni, di “studio” appunto, aventi come oggetto questi due vitigni a bacca bianca lavorati secondo un approccio tradizionale e innovativo al tempo stesso. Il risultato di questi esperimenti ha infine portato alla genesi di ‘Studio’, un’interpretazione nuova dell’accostamento Trebbiano di Soave-Garganega che riflette la tenace visione di Ca’ Rugate. Ca’ Rugate ‘Studio’ deriva da un assemblaggio di Trebbiano di Soave (60%) e Garganega (40%), varietà allevate su terreni di origine vulcanica, in prevalenza basaltici, caratterizzati da un’abbondante presenza di elementi minerali. Dopo la raccolta manuale i grappoli dei due vitigni vengono vinificati separatamente con pressatura soffice e fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox. Le due masse vengono quindi assemblate prima della maturazione per metà del volume in acciaio e per la restante metà in botti di legno da 680 litri per circa 9 mesi. Seguono il nuovo assemblaggio e l’imbottigliamento finale. Alla vista, il bianco veneto ‘Studio’ della realtà vitivinicola Ca’ Rugate mostra una colorazione giallo paglierino intenso. Il bouquet aromatico esprime piacevoli profumi di frutta a polpa bianca, fiori e tè verde, con una delicata sfumatura di pietra focaia sullo sfondo. Gusto in ottimo equilibrio tra la morbidezza avvolgente e la brillante freschezza, munito di una decisa vena sapida che guida il finale persistente. Si tratta di un vino bianco gastronomico che può essere abbinato a una vasta gamma di pietanze, sia di mare sia di terra, quali risotti e secondi a base di crostacei o carni bianche.

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Tedeschi Amarone 'Marne 180' 2020
Tedeschi Amarone 'Marne 180' 2020

L’Amarone della Valpolicella 'Marne 180' di Tedeschi è un vino rosso di grande tradizione e passione: quella della famiglia titolare della cantina, impegnata da quattro secoli nella ricerca della qualità e della perfezione. Un vino che rispecchia stile, struttura ed equilibrio. Le uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Rossignola hanno un’età media di 20 anni e sono radicate sulle colline della Valpolicella, su un terreno caratterizzato da argilla rossa e calcaree, con presenza di scheletro. Prima della vinificazione, dopo una vendemmia con rigorosa selezione dei grappoli a perfetta maturazione, avviene il processo tradizionale dell’appassimento delle uve, con una durata di circa 4 mesi. Periodo di silenzio in cui gli acini diventano sempre più concentrati, con la progressiva riduzione del contenuto di acqua e convogliando ulteriormente gli zuccheri. Anche l’etichetta del vino utilizza come simbolo l’acino d’uva durante il processo di appassimento, a simboleggiarne l’importanza quasi rituale. La fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata e si protrae, a contatto delle bucce, per 40/60 giorni. Il periodo di affinamento del vino prevede una sosta di 36 mesi in botti di rovere di Slavonia. L’Amarone Marne 180 è connotato da un colore rosso rubino intenso. Al naso esprime la freschezze delle uve che lo compongono, con rimandi a frutti di bosco, ciliegie in confettura, leggere note alla vaniglia, al cioccolato e nuance alla menta. Al palato il sorso è avvolgente, morbido, caldo e dal piacevole tannino. Un vino speciale fortemente legato al suo territorio.

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Letrari Trento Spumante Brut
Letrari Trento Spumante Brut

Il Trento Spumante Brut della cantina Letrari è un Metodo Classico fresco ed elegante, che esprime perfettamente il carattere e lo stile di questa famosa realtà della spumantistica trentina. È l’etichetta d’ingresso nel mondo Letrari, caratterizzata da un profilo semplice, piacevole e immediato, realizzata con un assemblaggio di Chardonnay e Pinot Noir e un processo d’elaborazione che prevede un periodo d’affinamento sui lieviti di 24 mesi. La sua freschezza agrumata, il suo aroma delicatamente fruttato e la sua vivace freschezza espressiva rendono l’etichetta particolarmente adatta a essere degustata al momento dell’aperitivo. Il Trento Spumante Brut è prodotto da uno dei marchi più rinomati del Trentino. La cantina Letrari nasce dalla passione per il vino di Leonello Letrari, che dopo aver lavorato per molti anni nel settore, decise di fondare con quattro amici il marchio Equipe 5. Al termine di quest’esperienza pionieristica, Leonello si dedicò al progetto della cantina Letrari. Oggi la tenuta si estende su una ventina di ettari, con vigneti coltivati sui rilievi della Vallagarina. Il clima fresco, con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, consente alle uve di maturare lentamente con profili aromatici eleganti e grande freschezza, indispensabile per elaborare ottimi vini base per un grande Metodo Classico. Le vinificazioni meticolose e la cura nell’affinamento sui lieviti, permette di ottenere vini precisi ed eleganti, che rappresentano molto bene il terroir di montagna, con un profilo tipicamente minerale. Il Trento Spumante Brut della cantina Letrari è il frutto della grande tradizione spumantistica trentina. Nasce da uve Chardonnay e Pinot Nero, che provengono da vigne coltivate in Vallagarina e nella zona di Torre dei Forti. Al termine della pressatura soffice delle uve, i mosti dei due vitigni vengono vinificati separatamente con fermentazioni in parte in acciaio e in parte in legno. Solo dopo qualche mese d’affinamento, i vini base sono uniti per la creazione della cuvée. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Classico, con una sosta sui lieviti di 24 mesi. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino chiaro e brillante, attraversato da un perlage fine e continuo. ll bouquet regala profumi di fiori bianchi, aromi di agrumi, di frutta fragrante a polpa bianca, sfumature di mandorla, frutta secca e crosta di pane. Il sorso è delicato, limpido e scorrevole, dalla trama delicatamente sapida e di spiccata freschezza.

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Zenato Amarone Classico 2018
Zenato Amarone Classico 2018

L’Amarone della Valpolicella Classico di Zenato riflette fedelmente i caratteristici attributi della tipologia, vale a dire calore, avvolgenza e morbidezza, pur riuscendo a non risultare pesante o stancante. La tenuta Zenato rappresenta uno dei nomi storici del Veronese, fondata da Sergio Zenato nel 1960 e oggi guidata dai figli Alberto e Nadia con il supporto della madre Clara. La sede della cantina è ubicata a Peschiera del Garda, sulla sponda veneta del Lago di Garda, dove con passione e precisione la famiglia si rende protagonista di una produzione ampia basata sulle denominazioni del territorio. Zenato Amarone della Valpolicella Classico nasce da un assemblaggio dei vitigni tradizionali Corvina Veronese (80%), Rondinella (10%), Oseleta (5%) e Croatina (5%), varietà coltivate nei vigneti del comune di Sant’Ambrogio. A seguito della raccolta manuale, eseguita a perfetta maturazione con una rigorosa selezione dei grappoli, le uve vengono poste in appassimento controllato in fruttaio per 4 mesi, durante i quali gli acini perdono acqua concentrando il contenuto di sostanza secca. A gennaio si procede quindi con la pigiatura, alla quale segue una lenta fermentazione alcolica sulle bucce in vasche di acciaio inox. La fase di invecchiamento di 36 mesi ha invece luogo in botti grandi di rovere di Slavonia e dopo un ulteriore anno di affinamento in bottiglia il vino è infine pronto per l’uscita sul mercato. L’Amarone della Valpolicella Classico della cantina a conduzione famigliare Zenato ha un colore rosso rubino molto intenso e consistente. Inebrianti e articolati richiami di ciliegia matura, quasi sotto spirito, frutti di bosco, pot-pourri, mentuccia, cacao e caffè caratterizzano la gamma olfattiva. L’importante calore e la morbidezza avvolgente all’assaggio risultano ben sostenuti da ottima freschezza e tannini maturi.

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Istinto Sardo Mirto 'Ruju' 50cl
Istinto Sardo Mirto 'Ruju' 50cl

Il Mirto “Ruju”, prodotto da Istinto Sardo, è il liquore più tipico dell’isola, quello che esprime meglio il carattere della terra dell’Olgiastra, della sua natura selvaggia e incontaminata, della generosa e rigogliosa macchia mediterranea della Sardegna. È l’etichetta che racconta la storia di un territorio e le antiche tradizioni familiari, attraverso una produzione artigianale di alta qualità, che si basa sulle ricette tramandate nei secoli. Materie prime eccellenti e provenienti dal territorio, cura minuziosa, passione e desiderio di tramandare, di generazione in generazione, i preziosi tesori che fanno parte dell’eredità culturale della Sardegna. “Ruju” è un liquore al Mirto che nasce dalla passione e dalla voglia di realizzare un Mirto unico e assolutamente speciale. Istinto Sardo ha scelto di rimanere fedele alla propria terra e di proporre solo bottiglie capaci di raccontare i profumi e gli aromi autentici della terra sarda. Il liquore è prodotto seguendo i procedimenti tradizionali, utilizzando solo ed esclusivamente quattro ingredienti naturali: bacche di mirto, alcol, acqua e zucchero, senza alcuna aggiunta di coloranti e aromi. Ogni anno, nel mese di dicembre, nelle campagne d'Ogliastra avviene la raccolta delle bacche di mirto, tutt'oggi eseguita a mano proprio come una volta, per preservarne l'integrità e mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche in bottiglia. Dopo una macerazione idroalcolica delle bacche di mirto di ben 45 giorni, all'infuso vengono aggiunti solamente acqua e zucchero, prima di essere lasciato riposare in bottiglia altri 45 giorni. Proprio per la sua natura artigianale, come accade anche per il vino, il gusto del Mirto cambia di anno in anno, a secondo del clima, dell’intensità del sole e della quantità di pioggia. Un aspetto che contribuisce a farne un’etichetta unica e diversa dal resto del mercato e che vuole riscoprire ogni diversa annata del territorio in una storia di stagioni che si susseguono da millenni: la lunghissima storia della Sardegna. Il “Ruju” Mirto di Istinto Sardo è un liquore inconfondibile, che ci ripota subito alle suggestioni e alle atmosfere della Sardegna. Nel bicchiere si presenta di colore violaceo, cupo e denso, con leggeri riflessi rossi, come suggerisce lo stesso nome dell’etichetta. I profumi sono intensi e ricchi, con una nota decisa di bacche di mito appena colte, aromi della macchia mediterranea, sfumature di erbe officinali, cenni balsamici e iodati. L’ingresso al palato è morbido e caldo, con un sorso avvolgente e succoso, caratterizzato da aromi fruttati, che anticipano un finale armonioso e molto persistente. Secondo la tradizione, va bevuto ghiacciato, ma se si vogliono apprezzare tutte le sfumature di gusto, meglio degustarlo alla temperatura di 8-10 °C.

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Martini Bitter Riserva Premium
Martini Bitter Riserva Premium

Il Bitter Riserva Premium Martini è un’etichetta di particolare prestigio, che vuole riproporre una versione di alta gamma del bitter rosso realizzato seguendo la ricetta originale creata nel lontano 1872. Si tratta di un Bitter storico, che ripercorre un periodo della nostra epoca in cui nascevano i grandi aperitivi italiani, che sono poi diventati famosi in tutto il mondo.  Il carattere secco, deciso e particolarmente elegante, si deve a una ricercata selezione di botaniche originali, erbe, radici e cortecce, che creano un gusto complesso, molto intenso e incisivo. È ideale da degustare liscio, con del ghiaccio o con una spuzzata di selz. Ottimo anche da miscelare con Vermouth e Gin, per creare il famoso Negroni cocktail. Il Riserva Premium è un Bitter prodotto dal famoso marchio Martini. Un’eccellenza tutta italiana, che ha saputo conquistare il palato degli intenditori più raffinati ed esigenti e suscitare l’interesse dei bartender specializzati nella moderna arte della mixology. Si tratta, infatti, di un’etichetta che richiama la storia e le tradizioni, ma che si propone anche con un profilo gustativo in linea con le più moderne tendenze del mondo dei cocktail. Lo produce un’azienda che ha fatto la storia del Bitter e del Vemouth, nata nell’800 dal felice incontro tra Alessandro Martini e Luigi Rossi, che con intraprendente spirito artigianale, crearono etichette che ancora oggi sono attualissime. Il Bitter Riserva Premium Martini viene prodotto partendo da una ricetta classica, tramandata come un prezioso tesoro aziendale di generazione in generazione, che prevede l’utilizzo di una ventina di botaniche, tra cui lo zafferano, l’angostura e la columba. Prima d’essere imbottigliato, il Bitter Riserva Premium viene fatto maturare in tini di legno, precedentemente utilizzati per il Vermouth riserva Speciale. Nasce così un Bitter dal colore rosso rubino brillante, che esprime profumi intensi e ricchi di erbe aromatiche, erbe officinali, scorza d’agrumi, sensazioni morbide e delicati cenni speziati. Il sorso è caldo, secco e austero, con un finale avvolgente e di grande persistenza gustativa.

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Pato Filipa Spumante Metodo Classico Blanc de Blancs '3B' Filipa Pato
Pato Filipa Spumante Metodo Classico Blanc de Blancs '3B' Filipa Pato

Il Metodo Classico Blanc de Blancs “3B” di Filipa Pato è uno spumante portoghese prodotto nella regione della Bairrada con tre vitigni a bacca bianca storicamente coltivati nel territorio: Bical, Maria Gomes e Sercial. La scelta di utilizzare uve autoctone, dona alla cuvée un volto originale e di grande personalità, lontano dai classici stereotipi che si rifanno al modello dello Champagne. È un’etichetta dal gusto tipicamente territoriale, che grazie a un affinamento piuttosto breve sui lieviti, lascia in primo piano gli aspetti varietali e gli aromi primari delle uve. I suoi profumi floreali, il suo delicato frutto, unito a una decisa sapidità, ne fanno uno Spumante perfetto da degustare al momento dell’aperitivo o con antipasti delicati di pesce. Lo Spumante Blanc de Blancs “3B” è un Metodo Classico frutto dello spirito d’iniziativa e della voglia di sperimentare di Filipa Pato, che dal 2001 gestisce una tenuta nella regione della Bairrada, pochi chilometri a nord rispetto alla città di Coimbra. Una magnifica zona collinare poco distante dall’oceano, che si è rivelata molto vocata, soprattutto per le uve bianche. I terreni sono di prevalente matrice calcareo-argillosa, con abbondante presenza di sabbia. I 12 ettari di vigna sono gestiti in regime biodinamico per non alterare il naturale equilibrio della natura e produrre vini genuini, che sappiano parlare del territorio in modo schietto e diretto. Da un punto di vista enologico, si adotta il principio del minimo intervento umano, con fermentazioni spontanee e utilizzo di lieviti indigeni. Una filosofia artigianale che prevede di guidare la natura senza mai invadere il campo, per lasciare esprimere l’uva nel modo più naturale possibile. Il Blanc de Blancs “3B” della cantina portoghese di Filipa Pato è uno Spumante Metodo Classico per palati curiosi e anticonvenzionali, che desiderano sempre scoprire e degustare qualcosa di nuovo. Al termine della fermentazione, i vini base riposano in acciaio e dopo la creazione della cuvée, la seconda fermentazione si svolge in bottiglia, con un riposo sui lieviti di una decina di mesi. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino brillante, con un perlage fine a sottile. Il bouquet esprime profumi di fiori di campo, agrumi, frutta a polpa bianca, note iodate e marine. Il sorso è vivace e piacevolmente fruttato, con una dinamica tensione, che si allunga verticale verso un finale molto fresco, sapido e minerale.

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Tenuta Belvedere Croatina 'La Coccinea' 2018
Tenuta Belvedere Croatina 'La Coccinea' 2018

La Croatina “La Coccinea” prodotta dalla Tenuta Belvedere è il rosso più caratteristico e tipico delle terre dell’Oltrepò Pavese. È l’etichetta che racconta meglio l’identità del territorio, attraverso la vinificazione delle uve del vitigno autoctono storicamente presente tra queste colline. Si tratta di una varietà piuttosto rustica, con ricchi aromi fruttati e tannini abbastanza ruvidi, che è sempre stata utilizzata per produrre il vino quotidiano dell’Oltrepò, quello da portare tutti i giorni in tavola per accompagnare i piatti della cucina tipica padana. Il lungo affinamento in cemento contribuisce a levigare gli spigoli giovanili del vitigno, senza però modificarne il suo caratteristico e spiccato profilo varietale. Il rosso Croatina “La Coccinea” di Tenuta Belvedere è un vino dalla forte personalità, figlio di un vitigno dal volto decisamente territoriale e dal carattere che si esprime in modo diretto e schietto. Le vigne della tenuta si trovano nella campagna di Moncalvo, in una magnifica zona collinare caratterizzata dalla presenza di suoli composti da pregiate marne calcareo-argillose d’antica origine marina. Il clima, fresco e sempre ventilato, è perfetto per una viticoltura di qualità. I vigneti sono gestiti in regime di agricoltura biologica, con trattamenti limitati all’utilizzo di rame e zolfo ed eventuali concimi organici, solo quando è necessario. La cantina Tenuta Belvedere presta una particolare attenzione alla qualità e sanità delle uve, per cercare di tenere molto bassi i livelli di solforosa, con l’intento di produrre vini salubri e genuini. Il vino Croatina “La Coccinea” di Tenuta Belvedere è il prodotto di una accurata vendemmia manuale delle uve e di una fermentazione realizzata solo con lieviti indigeni in vasche di cemento. Il vino matura sempre in vasche di cemento per 30 mesi prima d’essere imbottigliato. Nel calice la croatina si presenta con un colore rosso rubino molto intenso, quasi impenetrabile. All’olfatto sprigiona aromi intensi di ciliegia matura, frutti a bacca scura, sfumature di viola, sentori di sottobosco, humus e una leggera speziatura. Al palato ha buona struttura, con ricchi aromi fruttati e una trama tannica fitta, ancora in bella evidenza. Il finale è equilibrato e molto persistente.

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Mas Gomà Rosato Frizzante 'L'Alba al Turò'
Mas Gomà Rosato Frizzante 'L'Alba al Turò'

Il Rosato Frizzante “L’Alba al Turò” di Mas Gomà nasce in Spagna nella zona di Les Cabanyes, nella regione di Penedès, considerata una zona storicamente vocata alla produzione di vini di qualità. La cantina è situata in uno storico edificio, composto da una cascina del 1724 e una piccola e graziosa Chiesa, costruita nel 1135. La famiglia Vendrell gestisce la tenuta fin dal 1918, dedicandosi di generazione in generazione alla coltivazione della vite e alla produzione di vino, seguendo metodi tradizionali e rispettosi della natura. Oggi l’attività è gestita da Joan Manel Vendrell e Joan Vendrell, padre e figlio che hanno deciso di investire sul futuro, perpetuando la tradizione e rendendola futuribile. Le uve Garnacha Tinta del Rosato Frizzante “L’Alba al Turò” di Mas Gomà provengono da vigneti di circa 60 anni, seguendo i dettami prima dell’agricoltura biologica, per poi fare un passo avanti e orientarsi verso un’agricoltura totalmente biodinamica. Ogni prodotto chimico in vigna viene completamente rifiutato, in favore di preparati naturali che possano rafforzare la pianta e il suo equilibrio produttivo; interessante la scelta di utilizzare la tecnica del sovescio, al fine di proteggere la biodiversità tra i filari. La cantina ha la caratteristica di esser naturalmente vocata all’affinamento per lungo tempo dei vini, dove la fermentazione alcolica avviene grazie all’azione dei lieviti indigeni e rifermenta spontaneamente in bottiglia, secondo il metodo ancestrale. Affina 6 mesi in bottiglia. Il Rosato Frizzante “L’Alba al Turò” di Mas Gomà si presenta nel calice di un rosa pallido e i profumi ricordano i frutti rossi, fragola e sentori agrumati; in bocca la struttura è vivace, con una buona freschezza e una persistenza sul finale che invoglia la beva. Si abbina perfettamente con piatti a base di pesce crudo come sushi e sashimi, frittura di pesce e formaggi freschi per fine pasti curiosi. Questo prodotto è ottimo da consumare in estate in occasioni di aperitivi spensierati in riva al mare con gli amici di sempre o per pranzi in famiglia in occasione di ricorrenze o anniversari, per gustare nel calice un prodotto rispettoso della natura e dai sapori autentici.

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Castagner Grappa 'Fuoriclasse Leon Valdobbiadene Prosecco'
Castagner Grappa 'Fuoriclasse Leon Valdobbiadene Prosecco'

La Grappa “Fuoriclasse Leon Valdobbiadene Prosecco” della distilleria trevigiana Castagner è prodotta con le profumate e fresche vinacce di uva Glera proveniente da Valdobbiadene la zona più pregiata e storica dell’area Classica del Prosecco Superiore.  È una grappa bianca, affinata solo in acciaio, che privilegia la purezza e l’eleganza espressiva, conservando intatti tutti profumi varietali di un’uva semi-aromatica come la Glera. Seduce con delicati profumi floreali e fragranti aromi fruttati, che rendono il gusto particolarmente morbido e avvolgente. La “Fuoriclasse Leon Valdobbiadene Prosecco” una Grappa che nasce in una delle più importanti distillerie del Veneto. Castagner è stata fondata sul finire degli anni ’90 e si è imposta all’attenzione degli appassionati con una gamma di grappe ispirate alle più antiche tradizioni del territorio, ma realizzate con moderna precisione tecnologica. La qualità dei distillati nasce da una particolare attenzione per la materia prima. Le vinacce sono lavorate in modo da conservarle freschissime fino al momento della distillazione. Inoltre, i vinaccioli e i raspi sono scartati dal processo di lavorazione. Grazie a questo accorgimento, si riesce ad estrarre tutta la purezza aromatica solo dalle bucce. L’impianto di distillazione, con alte colonne di rame, garantisce una finezza assoluta e restituisce tutte le sostanze aromatiche delle uve. Grazie a un controllo minuzioso di ogni fase della lavorazione, si ottengono grappe che sono ai vertici della produzione nazionale. La Grappa Fuoriclasse Leon Castagner è una grande espressione della tradizione veneta nell’arte della distillazione. Tutto nasce da vinacce di primissima qualità, portate in distillazione in modo rapido per mantenere la fragranza dei profumi e degli aromi. Nel bicchiere si presenta assolutamente trasparente e cristallina. Il bouquet esprime delicati profumi floreali, aromi di frutta bianca e sottili sfumature di erbe aromatiche, preludio di un assaggio suadente e morbido, con un sorso ricco e ampio, che si distende armonioso verso un finale elegante e persistente.

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Favaro Benito Erbaluce di Caluso '13 mesi' Benito Favaro 2022
Favaro Benito Erbaluce di Caluso '13 mesi' Benito Favaro 2022

Erbaluce di Caluso “13 mesi” di Benito Favaro è un bianco dal carattere longevo, ambiziosa interpretazione di un vitigno autoctono antico dimenticato per decenni e valorizzato in tempi non sospetti da un giovane viticoltore della zona di Piverone in provincia di Torino. Un vino dalla personalità forte ed elegante, eccellente portabandiera di questa uva piemontese dagli aromi freschi e fruttati. Benito Favaro “13 mesi” è prodotto da una selezione delle migliori uve di Erbaluce del vigneto Cavana, un piccolo appezzamento di 0.3 ettari situato a circa 400 metri sul livello del mare. Una filosofia agricola attenta all’ambiente, con un costante occhio di riguardo alla saggezza contadina contraddistingue tutte le operazioni in vigna. La vendemmia è totalmente manuale e prevede una cernita qualitativa dei migliori grappoli: in cantina, dopo una soffice pigiatura, il mosto viene raffreddato per circa 30 ore a contatto con le bucce al fine di ottenere un’intensa estrazione aromatica. In seguito alla svinatura, la fermentazione alcolica avviene a temperatura controllata in vasche di acciaio. Il vino viene poi trasferito in barrique dove rimane per circa 10 mesi acquisendo caratteristiche di rotondità e morbidezza. Questa etichetta di Benito Favaro presenta un profilo sensoriale fine e complesso: aromi agrumati di pompelmo e mandarino si combinano armoniosamente con note floreali di gelsomino ed erbe di campo. Dolci sensazioni speziate di vaniglia, cannella e miele d’acacia arricchiscono il quadro aromatico preparando la bocca a un sapore intenso di frutta a polpa bianca, mela selvatica e limone. Un sorso lungo e verticale lascia il palato con un piacevolissimo senso di pulizia, meravigliosamente rinfrescante, impreziosito da un finale dalla mineralità sorprendente.

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Domaine de Boischampt Chénas 2023
Domaine de Boischampt Chénas 2023

Il Chénas della cantina Domaine de Boischampt è un vino rosso francese prodotto nel Cru più piccolo di tutto il Beaujolais. Sito nella zona del Juliénas, il Domaine ha una storia antichissima, risalente al XVII secolo, ma è solo nel 2018, con i nuovi proprietari, che il lavoro in vigna e in cantina si concentra sul rispetto e sull’attenzione della terra e delle persone, producendo vini genuini e schietti. Prestando ascolto alla natura e osservando l’equilibrio della biodiversità, la cantina lavora in vigna cercando di costruire un sistema armonico e autosufficiente, operando trattamenti naturali e non invasivi per la pianta, restaurando vecchie viti e impegnandosi dal 2019 nella conversione al biologico: piccoli passi verso un futuro sempre più attento e sostenibile. Il piccolo Cru di Chénas, che conta circa 300 ettari vitati, è sinonimo di eleganza e profondità. Il suo nome evoca i boschi di querce un tempo ospitati in queste zone, che oggi lasciano posto a valli e colline coperte di vigne, dove il Gamay è principe indiscusso. I suoli granitici tipici della zona conferiscono al Chénas Domaine de Boischampt un bouquet aromatico ampio e intenso, accentuato in questo caso dall’affinamento in botti di rovere. Come in vigna, anche in cantina Domaine de Boischampt sceglie di lavorare nel pieno rispetto della materia prima, prediligendo pressature soffici, vinificazioni a basse temperature e il solo ausilio di lieviti indigeni durante la fermentazione. Il Chénas Domaine de Boischampt tinge il calice di un rosso rubino brillante, dai particolari riflessi bluastri, tipici dei vini della zona. Succoso e morbido, il sorso è sorretto da un finale lungo e avvolgente, mentre al naso spicca un bouquet ampio e profumato in cui le note di frutti di bosco, ciliegia e susina vengono bilanciate da delicate note speziate, in cui fra tutte spicca la liquirizia. Un vino dall’ottimo rapporto qualità/prezzo adatto a ogni palato, e perfetto per accompagnare i pranzi in famiglia!

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La Stoppa Macchiona 'Dieciannidopo' 2002
La Stoppa Macchiona 'Dieciannidopo' 2002

Il "Dieciannidopo" Macchiona La Stoppa è un rosso emblematico e coinvolgente, compendio della dimensione artigianale dei colli piacentini. Quando si parla di liquidi territoriali ed espressivi non si può non pensare alla fervente realtà emiliana di Elena Panaleoni ed alla celebre figura di Giulio Armani. Giulio è il perfetto esponente dell'enologo-contadino, nell'accezione più nobile del termine, ed ha sempre anteposto l'attenta osservazione e l'esperienza alla mera applicazione nozionistica. L'incontro con Elena Pantaleoni, donna sensibile e decisa, nonché proprietaria di diversi ettari di vigna a Rivergaro ereditati dal padre, ha dato vita ad uno dei sodalizi più significativi per ciò che concerne il mondo del vino artigianale, lasciandoci testimonianze tangibili in forma liquida. Bottiglie romantiche, non per tutti si intende, ma col raro potere di far innamorare chi gli si accostasse con capacità di ascolto, pazienza e senza preconcetti. La stessa pazienza che ha fatto decidere a Elena e Giulio di attendere in cantina la loro creatura più irrequieta, facendola uscire appunto dieci anni dopo la vendemmia, solo quando ritenuta pronta. Mai scelta fu più azzeccata, ci sentiamo di aggiungere. La Macchiona "Dieciannidopo" è frutto di un'uvaggio tipico del piacentino, composto in modo paritario da Barbera e Bonarda. Per quanto riguarda l'agricoltura, l'approccio di Giulio ed Elena è categorico e intransingente: rispetto assoluto di vigna e territorio, bandendo l'uso di qualsiasi sostanza chimica o di sintesi, in modo che uva e territorio parlino senza filtri. In cantina l'approccio è consequenziale, pertanto dopo un’attenta raccolta manuale, si procede con fermentazione spontanee, lunghe macerazioni (40 giorni in questo caso) e nessuna chiarifica o filtrazione. L'affinamento avviene per 12 mesi in tini di legno da 40 ettolitri e, nel caso di questa chicca, sosta in vetro per 10 anni prima di essere commercializzato. Il "Dieciannidopo" firmato La Stoppa irrora il calice con il suo rosso fitto e compatto, che vira sui bordi verso tonalità granate. Mettere il naso in un vino di Elena e Giulio equivale a non dimenticarlo più, e questo non fa eccezione. I descrittori si sprecano, e vanno dalla frutta matura a richiami ematici, dal cuoio alla liquirizia, ma ciò che colpisce indelebilmente è la dimensione terragna e terrena del liquido, che riconduce senza esitazione al suo luogo d'origine. In bocca il vino è vivissimo, trainato da una freschezza indomabile e da un tannino scolpito. Lunghissima l'eredità che lascia, non solo in bocca, ma nella memoria. Unicum, da provare almeno una volta nella vita.

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Princic Doro Malvasia 'Etichetta Blu' Doro Princic 2022
Princic Doro Malvasia 'Etichetta Blu' Doro Princic 2022

La Malvasia di Doro Princic “Etichetta Blu” è la versione di Malvasia più intensa e ricca prodotta da questa cantina friulana. Questo antico vitigno a bacca bianca d’origine greca è coltivato da secoli in molte aree del bacino del Mediterraneo e si esprime particolarmente bene nella zona di confine tra Italia e Slovenia. Proprio sulle colline del Collio goriziano riesce a regalare alcune tra le migliori bottiglie, con risultati armoniosi, di grande ricchezza ed equilibrio gustativo. L’Etichetta Blu Malvasia è uno dei bianchi più rappresentativi della cantina di Doro Princic. Presente da secoli in Friuli, questa famosa varietà di uva prende il nome dal porto del Peloponneso di Monemvasia, lo scalo da cui le bottiglie prendevano il mare per raggiungere le principali città del Mediterraneo.  Il clone presente in Collio, conosciuto comunemente come Malvasia Istriana, è meno ricco della Malvasia di Candia aromatica è ha un profilo snello, fresco e salino. Le vigne si trovano nella campagna di Pradis, tra il territorio di Cormons e Capriva del Friuli. In questa zona di splendide e soleggiate colline, le uve arrivano a piena e completa maturazione, conservando una buona freschezza. I suoli, caratterizzati dalla presenza di flysch o “ponca”, sono molto drenanti e ricchi di sostanze minerali, ottimi per una viticoltura di qualità. Le uve sono pressate delicatamente e il mosto fiore fermenta in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Il vino riposa in acciaio per un periodo di 6 mesi prima d’essere imbottgliato. Il Doro Princic Malvasia “Etichetta Blu” è perfetto interprete della sintesi tra le caratteristiche del vitigno e del terroir. Si presenta con una veste color giallo paglierino luminoso. Il quadro olfattivo disegna aromi maturi sulle note di agrumi, frutta bianca, pesca, albicocca, sentori di erbe aromatiche e sfumature iodate. Al palato ha un buon corpo, con un sorso persistente e lungo, che chiude su armoniose note sapide e minerali.

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Ratti Renato Dolcetto 'Colombè' Renato Ratti 2022
Ratti Renato Dolcetto 'Colombè' Renato Ratti 2022

Il Dolcetto “Colombè” della cantina Renato Ratti è un vino rosso intenso e fruttato prodotto da due corpi principali di vigneti, con esposizioni e altitudine diverse, uno situato a Mango, zona storica di produzione vicino a Barbaresco, a circa 400 metri di altitudine ed esposto a sud, l’altro situato a Dogliani a un’altitudine di circa 250 metri ed esposto a sud/ovest. Il “Colombè” è ottenuto da uve Dolcetto in purezza provenienti da vigne allevate a guyot su terreni caratterizzati da suoli prevalentemente calcarei con una buona percentuale di argilla, che conferisce struttura. La cantina è una realtà a conduzione famigliare tra le più famose in Langa, oggi proprietaria di circa 40 ettari gestiti con grande cura e dedizione da Pietro Ratti, figlio del fondatore Renato. Il “Colombè” Dolcetto è prodotto con uve vendemmiate a mano generalmente verso la metà del mese di settembre e poi portate in cantina per la diraspapigiatura. Il mosto ottenuto viene poi fatto fermentare in contenitori di acciaio inox a una temperatura controllata che non supera i 28 °C, con conseguente macerazione sulle bucce per circa 5 giorni per andare ad estrarre tannino, colore e cercare di incrementare tutti i profumi e gli aromi. La fermentazione malolattica si svolge, sempre in acciaio, verso novembre, dopodiché il vino rimane in affinamento per alcuni mesi, sulle proprie fecce fini, in contenitori di acciaio inox, prima di essere filtrato, imbottigliato e commercializzato. Il Dolcetto “Colombè” di Renato Ratti si presenta alla vista di un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al naso compaiono aromi di frutta matura a bacca scura, tra cui la mora, la prugna e il mirtillo, note floreali di viola e sentori speziati di pepe. In bocca è schietto, fragrante e succoso, caratterizzato da una piacevole rusticità e da un tannino leggero e delicato. Il finale di sorso è fresco, appagante e dal retrogusto amarognolo. Questa etichetta di Renato Ratti è un rosso equilibrato e generoso da sempre vino quotidiano della tradizione piemontese.

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Roccapesta Morellino di Scansano Riserva '' 2020
Roccapesta Morellino di Scansano Riserva '' 2020

La realtà vitivinicola toscana Roccapesta introduce il Morellino di Scansano ‘Roccapesta’, un pregevole vino rosso in grado di esprimere tutto il carattere del Morellino di Scansano, nota denominazione della Maremma Toscana. Adottando una viticoltura di precisione, tesa all’ottenimento di vini di grande qualità, nel corso degli anni la cantina Roccapesta si è fortemente affermata all’interno dell’areale. Il Sangiovese, rappresentato dal biotipo locale Morellino, rappresenta poi il fulcro varietale della tenuta, affiancato da piccole percentuali di altre varietà a bacca nera come il Ciliegiolo. Il Morellino di Scansano ‘Roccapesta’ della cantina Roccapesta ha origine da un assemblaggio di uve Sangiovese (96%) e Ciliegiolo (4%) cresciute su suoli a tessitura mista, caratterizzati principalmente da un’abbondanza di scheletro e argilla. I filari presentano un’età media di oltre 20 anni e sono localizzati tra i 200 e i 270 metri sul livello del mare. Quando gli acini hanno raggiunto il corretto grado di maturazione si procede con la vendemmia manuale e l’attenta selezione dei grappoli, che vengono quindi ammostati in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica a temperatura controllata, associata a circa 3 settimane di macerazione sulle bucce. Successivamente, la massa è posta a invecchiare per un anno in botti di rovere ed è quindi imbottigliata senza alcuna filtrazione, per poi andare incontro a un ulteriore riposo di 12 mesi prima della commercializzazione. Alla vista, il ‘Roccapesta’ Morellino di Scansano Roccapesta si presenta con un colore rosso rubino dalle tenui sfumature granato. Ampio e intenso il corredo aromatico, composto da sentori di ciliegia, fiori rossi ed erbe aromatiche che si intrecciano con gradevoli sensazioni di spezie dolci. Sorso pieno, equilibrato e persistente, contraddistinto da ottima freschezza e tannini vellutati.

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Cantine Nicosia Etna Bianco 'Vulkà' 2022
Cantine Nicosia Etna Bianco 'Vulkà' 2022

L’Etna Bianco “Vulkà” di Cantine Nicosia è l’espressione più diretta e immediata dei bianchi del vulcano. È realizzato con una base di Carricante, il vitigno autoctono del territorio etneo, a cui si aggiunge del Catarratto, che rende il vino più fruttato e ricco. La vinificazione in acciaio, permette di apprezzare il fragrante carattere varietale delle uve in tutta la loro l’espressiva purezza. È un bianco che restituisce il volto minerale e marino dello splendido terroir dell’Etna con aromi agrumati, floreali e di frutta fragrante.  È un Etna Bianco ideale da degustare con antipasti o piatti di mare dal gusto delicato. Il “Vulkà” è un Etna Bianco prodotto da una delle cantine storiche del territorio dell’Etna. La tenuta di Cantine Nicosia si trova sul versante sud orientale dell’Etna, in località Tre Castagni. Le vigne di Carricante e Catarratto sono coltivate a un’altitudine compresa tra i 650 e i 750 metri sul livello del mare, su terreni prevalentemente composti da sabbie laviche. Il clima molto ventilato, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, è ideale per portare a maturazione le uve dei vitigni a bacca bianca con profili aromatici particolarmente eleganti. Al termine della vendemmia, le uve sono fatte macerare a freddo per 24 ore. Segue la pressatura soffice e la fermentazione del mosto fiore a temperatura controllata per circa 20-25 giorni. Prima dell’imbottigliamento, il vino riposa alcuni mesi sulle fecce fini in vasca d’acciaio. “Vulkà” Etna Bianco Nicosia è un vino realizzato principalmente con Carricante, che dona freschezza e tensione verticale e Catarratto, che contribuisce a dare la giusta ricchezza fruttata. Nel calice ha un colore giallo paglierino chiaro e luminoso, che evoca il suo carattere giovane e tipicamente solare. Il profilo olfattivo esprime aromi floreali, fragranze agrumate, cenni di erbe della macchia mediterranea e aromi di frutta a polpa bianca. Il sorso trasmette le sensazioni classiche dei vini provenienti da terre vulcaniche, con una piacevole vena sapida e minerale, che s’intreccia con un frutto ricco ed espressivo. È un vino equilibrato, fresco e mediterraneo, di grande equilibrio gustativo.

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Casale del Giglio 'Mater Matuta' 2018
Casale del Giglio 'Mater Matuta' 2018

Il “Mater Matuta” della cantina Casale del Giglio è un vino rosso morbido e corposo, prodotto in località Le Ferriere, nella provincia laziale di Latina. Questa etichetta è ottenuta da un blend di uve che vede il Syrah, in prevalenza, unirsi al Petit Verdot in un binomio che conferisce rispettivamente complessità e grande struttura. Queste varietà internazionali si sono perfettamente adattate al contesto dell’Agro Pontino, il cui microclima risente favorevolmente dell’influenza delle brezze del Mar Tirreno. La cantina è una delle realtà più rinomate e che hanno maggiormente investito nella viticoltura del territorio laziale, oggi proprietaria di ben 164 ettari vitati gestiti con grande cura e attenzione per la sperimentazione continua. Il vino rosso “Mater Matuta”, che prende il nome dalla dea dell’aurora, antica divinità italica protettrice della vita nascente e della fertilità, è prodotto con uve attentamente selezionate e raccolte nel momento della loro ottima maturazione, talvolta in leggero appassimento per il Syrah. I grappoli dopo la diraspapigiatura in cantina vengono sottoposti a fermentazione alcolica separata in contenitori di acciaio inox per un periodo di circa 18-20 giorni, utilizzando la tecnica di macerazione a cappello sommerso per il Syrah e mediante l’uso di follatori che amplificano l’estrazione dalle bucce per il Petit Verdot. Successivamente si procede alla svinatura e al conseguente affinamento del vino in barrique nuove di rovere francese per 22-24 mesi, prima di effettuare l’assemblaggio delle due varietà e concludere con l’imbottigliamento. Segue una maturazione in bottiglia di ulteriori 10 mesi prima che il “Mater Matuta” sia pronto per essere commercializzato. Il “Mater Matuta” di Casale del Giglio si presenta alla vista di un colore rosso rubino cupo e densissimo, con una leggera nuance color porpora. Al naso compaiono intensi sentori di frutta matura, tra cui la marasca, la mora e la prugna, note floreali di viola e fiori secchi, sentori speziati di noce moscata, cannella, caffè, cenni balsamici e un richiamo di erbe mediterranee, tra cui il coriandolo. In bocca è pieno, avvolgente e ricco, caratterizzato da una trama tannica ben integrata, da una bella freschezza e da un finale lungo e opulento. Questo rosso della cantina Casale del Giglio è un esemplare a sé, davvero particolare e unico nel suo genere, in grado di sedurre.

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Laphroaig Whisky Single Malt Quarter Cask (Confezione)
Laphroaig Whisky Single Malt Quarter Cask (Confezione)

Il Whisky Single Malt “Quarter Cask” Laphroaig nasce e invecchia sapientemente per anni sull’isola di Islay, bagnata dell’oceano atlantico. La curata distillazione in ogni fase, a cominciare dall’acqua proveniente dal Kilbridge Dam, dal maltaggio (una parte avviene in distilleria), dalla scelta dell’orzo e della torba salmastra che dona al prodotto finito inconfondibile aroma, sono solo alcuni elementi che rendono i whisky Laphroaig unici nel loro genere. Oltre all’attenta opera dell’uomo, il whisky viene plasmato dal particolare clima oceanico con venti, piogge, tempeste e mareggiate nonchè dalla dolce influenza del mare calmo nelle giornate di pieno sole. Dopo circa 6 anni di maturazione, il Whisky Single Malt Quarter Cask viene trasferito in una botte più piccola che permette un'interazione più decisa da parte del legno. La Quarter Cask è una botte di rovere da 125 litri, molto più piccola della più comune botte di invecchiamento scozzese, chiamata Hogshead, da 250 litri. La Quarter Cask era usata tradizionalmente più di 100 anni fa e permette una maturazione più veloce del 30%, conferendo al whisky una consistenza aromatica morbida e delicata. La maturazione è più veloce ma soprattutto si intensificano i profumi: in questo modo dopo 8 anni si ottengono le caratteristiche di un 10 anni ma con un volume in alcol più alto, conservando un cuore giovane d'orzo. L'uso di una botte con dimensioni più piccole del normale (chiamata "quarter") garantisce un contatto maggiore tra il distillato e il legno di quercia delle botti; il risultato è un gusto morbido e vellutato che però non perde il segno distintivo della Laphroaig. Al naso l'odore di braci di torba si fonde con l'odore di salsedine e con la dolcezza della caramella mou e del caramello con sentori di cocco e banana. Al palato è corposo e complesso con il fumo che lascia presto il posto ad una dolcezza molto delicata. Il finale è lungo e asciutto con note di fumo e spezie.

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Terra 00 Vernatxa Brisada 'La pell del diable' Terra00 2021
Terra 00 Vernatxa Brisada 'La pell del diable' Terra00 2021

La realtà viticola spagnola Terra 00 presenta la Vernatxa Brisada ‘La Pell del Diable’, un vino bianco macerato dall’animo genuino e autentico, ricco di aromi fruttati e floreali. Quest’etichetta nasce nella Terra Alta, zona viticola del sud della Catalogna che si caratterizza per il clima mediterraneo con influenze continentali e per le altitudini elevate, da cui il nome. Come per molti altri areali viticoli europei, anche qui la viticoltura è stata introdotta dai Romani mentre nel 1985 la zona ha ottenuto la DO. La piattaforma varietale del territorio è incentrata sulla Garnacha Blanca, localmente chiamata Vernatxa Blanca, seguita dalla Garnacha Tinta. La Vernatxa Brisada ‘La Pell del Diable’ di Terra 00 è un’espressione di Vernatxa Blanca in purezza coltivata seguendo i dettami dell’agricoltura biologica e della biodinamica. Le uve provengono dagli appezzamenti di Les Novenes e La Cirera, costituiti da un mix di terreni calcarei, argillosi e rocciosi. La vendemmia viene effettuata interamente a mano e i grappoli sono quindi trasferiti in cantina dove la fermentazione alcolica si realizza in maniera del tutto spontanea, accompagnata da 28 giorni di macerazione pellicolare. L’invecchiamento ha luogo in anfore di terracotta da 1.000 litri e si protrae per 6 mesi fino all’imbottigliamento finale, che avviene senza previa alcuna chiarifica, filtrazione o solfitazione. ‘La Pell del Diable’ Vernatxa Brisada Terra 00 ha un colore giallo paglierino tendente al dorato con riflessi brillanti. Il panorama olfattivo è descritto da sensazioni di pesca gialla, mela cotogna e anice che si accompagnano a cenni erbacei e sfumature di fiori di campo. La progressione al palato è fresca ed equilibrata, minerale e salina, dal finale pieno e avvolgente che richiama piacevoli sensazioni di mandorla amara.

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Leomar Gin London Dry The Blue Beetle
Leomar Gin London Dry The Blue Beetle

Il Gin London Dry The Blue Beetle è un originale distillato, che già dalla bottiglia colorata, vuole sottolineare la sua natura anticonvenzionale. Prende il nome da una rara specie di coleottero, lo scarafaggio blu, che muta colore diventando rosso durante il periodo degli amori. Una natura sorprendente e cangiante, che si rispecchia nel profilo aromatico di questo Gin, realizzato con un equilibrato mix di ben 18 diverse botaniche, che donano un gusto secco, armonioso, di grande carattere e personalità. Il Gin The Blue Beetle è un distillato in stile London Dry, ovvero prodotto esclusivamente dalla distillazione di infusi di erbe aromatiche, senza la possibilità di aggiungere nessun tipo di aroma per arricchire il sapore del Gin. È un’etichetta di altissima purezza espressiva, dal gusto nitido, secco ed essenziale. Nasce da un’accurata selezione di 18 diverse botaniche: menta, melissa officinalis, ginepro, coriandolo, liquirizia, angelica, scorza di arancia, scorza di limone, cardamomo, cannella, pepe della Guinea, pepe di Giava, limone, arancia, pompelmo, bergamotto, lavanda e geranio. Si tratta di un Gin di particolare pregio, realizzato in piccole partite, seguendo standard qualitativi molto alti. L’obiettivo della distilleria londinese Loemar è offrire agli appassionati un Gin particolare, prodotto con materie prime di alta qualità e con caratteristiche gustative originali e riconoscibili, lontane dal profilo dei prodotti mass market generalmente presenti sul mercato globale dei distillati. Il London Dry The Blue Beetle è un Gin prodotto da Leomar, società londinese che si è imposta velocemente all’attenzione del pubblico degli intenditori di Premiun Spirits, sempre alla ricerca di novità interessanti da provare. È un’etichetta dedicata ad appassionati più esigenti, che amano il carattere puro e deciso dello stile London Dry, arricchito da un tocco innovativo. Il Gin si presenta nel bicchiere assolutamente limpido, trasparente e cristallino. Il profumo è ricco, intenso e sprigiona sottili aromi speziati, fresche note agrumate, sfumature balsamiche e mentolate. L’ingresso al palato è equilibrato e morbido, con aromi complessi e articolati, che si fondono in armonia, anticipando un finale lungo e persistente.

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Terra 00 Vernatxa Negra 'La bestia' Terra00 2021
Terra 00 Vernatxa Negra 'La bestia' Terra00 2021

La Vernatxa Negra ‘La Bestia’ della tenuta artigianale Terra 00 è un’etichetta spagnola che colpisce per il suo croccante profilo aromatico fruttato e floreale. La Vernatxa Negra rappresenta il nome diffuso nella zona vitivinicola della Terra Alta per identificare la Garnacha Tinta, varietà a bacca nera coltivata nel bacino del Mediterraneo e conosciuta, tra gli altri, con i sinonimi di Grenache Noir, Garnatxa e Alicante, da non confondere però con l’Alicante Bouschet, vitigno a sé stante. ‘La Bestia’ Vernatxa Negra Terra 00 è un 100% Vernatxa Negra allevato su terreni ricchi di sabbia e limo bianco. La conduzione agronomica adottata da Joan R. Bada e Josep Arrufat, fondatori della cantina Terra 00, segue i dettami dell’agricoltura biologica, integrata da pratiche di biodinamica. Una volta giunte a maturazione le uve vengono raccolte interamente a mano in cassette e in cantina si procede quindi con una classica vinificazione in rosso in vasche di acciaio inox, con fermentazione alcolica spontanea a contatto con le bucce. Successivamente, il liquido viene travasato in anfore di terracotta da 1.000 litri dove resta a riposo per 9 mesi fino all’imbottigliamento finale. Lungo l’intero processo di produzione è poi escluso tanto il ricorso a operazioni di chiarifica o filtrazione quanto l’impiego di solfiti, che non sono aggiunti in nessuna fase della lavorazione. Nel calice, il Terra 00 Vernatxa Negra ‘La Bestia’ mostra una colorazione rosso ciliegia intenso. Al naso si susseguono suggestioni fruttate di mora, fragola, lampone e ciliegia, impreziosite da richiami di erbe mediterranee e da cenni di rosa e violetta. Progressione gustativa intensa e succosa, caratterizzata da un corpo morbido e da un finale piacevolmente tannico e rinfrescante in cui si ripresentano le percezioni fruttate e floreali avvertite all’olfatto.

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Tenuta Belvedere Rosso Frizzante 'Wai' 2019
Tenuta Belvedere Rosso Frizzante 'Wai' 2019

Il Rosso “Wai” della cantina Tenuta Belvedere è un vino frizzante immediato, delicato e fragrante prodotto a Montecalvo Versiggia, in provincia di Pavia, sulle splendide colline dell’Oltrepò Pavese. Questa etichetta è ottenuta da un blend di uve che vede la varietà Croatina, presente in maniera prevalente con la sua rusticità e leggera speziatura, unirsi in modo perfetto alla Barbera e al Pinot Nero. Le vigne vengono allevate con il metodo a spalliera con potatura a guyot su colline a diverse altitudini caratterizzate da terreni caratterizzati da suoli prevalentemente argilloso-calcarei. La cantina è una giovane realtà, proprietaria di circa 10 ettari vitati, gestita da Gianluca Cabrini secondo i metodi prescritti dall’agricoltura biologica e limitando al minimo gli interventi sia in vigna che in cantina per mantenere il prodotto finale il meno alterato possibile. Il “Wai” Rosso Frizzante è prodotto con uve attentamente selezionate e vendemmiate a mano nel momento in cui raggiungono la loro maturazione ottimale. I grappoli, portati in cantina, vengono diraspati e pigiati in maniera delicata per poi svolgere la fermentazione alcolica, utilizzando esclusivamente i lieviti indigeni, in vasi di cemento a temperatura controllata per alcune settimane. Si procede così alla svinatura con pressatura delle bucce, dopodiché il vino resta in affinamento per almeno 18 mesi in vasche di cemento prima di venire imbottigliato e svolgere una rifermentazione in bottiglia sui propri lieviti per circa 8 mesi secondo il metodo ancestrale, che non prevede le successive fasi della sboccatura e dell’addizione del liquor d’expedition, o dosaggio. Il Frizzante Rosso “Wai” di Tenuta Belvedere si presenta alla vista di un colore rosso rubino intenso con leggere sfumature violacee. Al naso compaiono intensi aromi di frutta rossa, tra cui la ciliegia, l’amarena e la susina matura, note floreali di rosa e di erbe officinali, sentori speziati di pepe nero, per poi chiudere su leggeri accenni di lievito da panificazione. In bocca è gustoso, effervescente, fresco e succoso, caratterizzato da un tannino ben presente e da un finale di sorso su toni fruttati di piacevole persistenza. Questo della cantina Tenuta Belvedere è un esperimento ben riuscito, un metodo ancestrale particolare dal sorso conviviale.

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Hofstatter Pinot Nero Riserva 'Mazon' 2020
Hofstatter Pinot Nero Riserva 'Mazon' 2020

Il Pinot Nero Riserva “Mazon” di Hofstatter nasce in uno dei terroir più vocati in Alto Adige per la coltivazione e la produzione di Pinot Nero, tanto da essere stato soprannominato come la Côte d’Or d’Italia. Si tratta dell’altopiano Mazon, o Mazzon, caratterizzato da un terreno ricco d’argilla, calcare e porfido, mitigato dalle brezze provenienti dal lago di Garda, magnificamente esposto al sole, con forti escursioni termiche tra l’estate e l’inverno e tra il giorno e la notte. Il Pinot Nero Riserva “Mazon” nasce dai vigneti della cantina Hofstatter situati in questo terroir. Le uve qui raccolte vengono diraspate per il 75%, mentre il restante 25% dei grappoli viene versato intatto nelle botti di fermentazione. Questo accorgimento permette di trovare un ottimo equilibrio tra eleganza, raffinatezza e struttura. Il mosto fermenta per circa 10 giorni a contatto con le bucce, dopodiché subisce due travasi. Il lungo affinamento si svolge prima in piccole botti per 12 mesi, poi, dopo l’assemblaggio, in botte grande di rovere per 6 mesi e poi per un anno in bottiglia. Il Pinot Nero Riserva “Mazon” di Hofstatter si presenta nel calice con un manto rubino tendente al granato denso e profondo. Il bouquet è ricco di tipici sentori di sottobosco, piccoli frutti rossi selvatici, marasche e spezie dolci. L’ingresso in bocca è morbido e avvolgente e il gusto equilibrato, elegante, solido e consistente. Si tratta di una bella espressione di Pinot Nero dell’Alto Adige, corposa e profonda, di grande finezza. 

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Tenuta Bellafonte Sagrantino di Montefalco 'Collenottolo' 2016
Tenuta Bellafonte Sagrantino di Montefalco 'Collenottolo' 2016

Il Montefalco Sagrantino ‘Collenottolo’ della realtà umbra Tenuta Bellafonte rappresenta un’espressione tipicamente piena e strutturata della denominazione, ai vertici qualitativi del comprensorio di Montalcino. La cantina è stata fondata nel 2008 da Peter Heilbron, abile in pochi anni a permettere alla sua realtà di affermarsi nel panorama enologico di Montefalco. Il nome della tenuta deriva dalla traduzione del nome di origine tedesca del produttore, dal momento che “heil” significa “benessere”, bellezza in senso lato, mentre “bron” si traduce in “fonte”. Tenuta Bellafonte ‘Collenottolo’ Montefalco Sagrantino deriva dall’omonimo vitigno a bacca nera in purezza coltivato nella zona di Torre del Colle, all’interno del comune di Bevagna. Le viti hanno circa 20 anni di età e poggiano su terreni composti da argilla alternata a strati di marne e arenarie, a un’altitudine compresa tra i 250 e i 320 metri sul livello del mare. In cantina, i grappoli vengono diraspati ma non pigiati e la fermentazione alcolica si realizza spontaneamente a contatto con le bucce grazie al solo intervento dei lieviti indigeni. La conseguente fase di invecchiamento ha luogo in botti grandi di rovere di Slavonia per ben 36 mesi, seguiti da almeno 12 mesi di ulteriore affinamento in bottiglia prima dell’uscita in commercio. Durante tutto il processo produttivo è poi escluso il ricorso a operazioni di chiarifica e filtrazione. Il Montefalco Sagrantino ‘Collenottolo’ di Tenuta Bellafonte è di colore rosso rubino intenso. Dal calice emergono vividi sentori di mora e mirtillo maturi, liquirizia, agrumi, spezie scure ed erbe officinali, con un peculiare finale che ricorda l’incenso e la grafite. Corposo ed elegante al palato, dove il tannino intenso si accompagna a una bella freschezza descrivendo un epilogo lungo e di grande corrispondenza gusto-olfattiva.

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Castello di Neive Barbaresco 'Gallina' 2020
Castello di Neive Barbaresco 'Gallina' 2020

  Il Barbaresco “Gallina” di Castello di Neive nasce nel bellissimo borgo medievale di Neive nel cuore della Langhe piemontesi, zona vocata alla produzione di rossi dalla qualità ineguagliabile. Il castello ha una storia importante alle spalle: fin dal 1400 è stato di proprietà di nobili famiglie piemontesi che hanno contribuito a rendere questo posto incantevole. La produzione vitivinicola è attività interna al castello da più di cent’anni. La famiglia Stupino ha raccolto l’eredità e negli anni si è sempre posta l’obiettivo di continuare a produrre un vino che fosse espressione delle caratteristiche intrinseche del territorio: dopo il padre Giacomo, è il figlio Italo che ha dato una svolta notevole, grazie al suo approccio scientifico alla vigna e alla campagna. Tradizione, ricerca e creatività sono le parole all’ordine del giorno che accompagnano il lavoro certosino e proiettato nel futuro. I vigneti del Barbaresco “Gallina” di Castello di Neive sono gestiti in modo tale da ridurre al minimo l’utilizzo di antiparassitari e sostanze chimiche sintetiche, dannose per lo sviluppo della materia prima: la produzione di uva non è il fine, ma un passaggio importantissimo, perché il prodotto finale abbia grande espressione. I terreni di proprietà hanno un’estensione di circa 60 ettari di cui 27 completamente vitati: il suolo è composto di strati alterni di pietra marnosa e sabbia, formatesi in seguito a fenomeni alluvionali. Il clima è continentale con inverni freddi, umidi e spesso soggetti a nevicate; le estati sono calde e afose, ma con temperature mai troppo alte. La vendemmia è manuale in piccole cassette; in cantina si svolge la fermentazione alcolica per 10-12 giorni. Affina 12 mesi in botte. Alla vista il Barbaresco “Gallina” di Castello di Neive è di un rosso granato con riflessi brillanti e intensi. Il bouquet di profumi ricorda i fiori appassiti, frutta a bacca rossa matura e sentori di legno bruciato; al palato è elegante, avvolgente e armonico con un tannino morbido ben integrato nella struttura generale e una persistenza finale che richiama la beva. In abbinamento è ottimo con tagli di carne rossa della tradizione piemontese cucinati alla griglia e in umido, cacciagione locale e risotti con condimenti elaborati; perfetto anche con formaggi stagionati di latte vaccino per un fine pasto gustoso. Ottimo per deliziare la tavola delle feste in famiglia e gustare un prodotto tradizionale che richiama i sapori autentici della terra piemontese.

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Remy Massin Champagne Dosage Zero Blanc de Noirs
Remy Massin Champagne Dosage Zero Blanc de Noirs

Lo Champagne Dosage Zero Blanc de Noirs di Remy Massin è una delle etichette più interessanti della Maison, da sempre impegnata a realizzare delle cuvée in grado di interpretare e presentare al meglio le caratteristiche del territorio. Nella regione della Côte des Bar, il Pinot Noir si esprime su livelli di eccellenza assoluta, con vini complessi, aromaticamente intensi e di buona struttura. Lo Champagne nasce proprio da una selezione delle migliori partite del domaine, assemblate senza alcun dosaggio zuccherino, proprio per poter apprezzare l’equilibrio di un calice piacevolmente appagante. Ottimo da degustare a tutto pasto, anche con carni bianche. Il Blanc de Noirs Dosage Zero è uno Champagne di Remy Massin che nasce da una cuvée realizzata con le migliori uve di Pinot Noir. I grappoli sono accuratamente scelti per garantire ricchezza d’aromi e perfetta maturità, in modo che posano esprimere vini armoniosi anche senza dover ricorrere al dosaggio zuccherino.  Al termine della vendemmia le uve sono pressate in modo molto soffice, per estrarre solo la prima frazione del prezioso mosto fiore. La vinificazione si svolge in bianco, con fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Dopo alcuni mesi di affinamento, i vins clairs sono assemblati e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenois con una sosta sur lattes di 36 mesi prima del dégorgement. Il Dosage Zero Blanc de Noirs di Remy Massin è uno Champagne dedicato agli appassionati, che apprezzano la purezza assoluta dei grandi Pinot Noir della regione della Côte des Bar. Profondo teso e verticale, regala un’esperienza gustativa unica, che permette di apprezzare le caratteristiche di uno straordinario terroir. Nel calice si presenta di colore giallo chiaro brillante con intensi riflessi luminosi e un perlage di notevole finezza, delicato e persistente. Elegante e austero, si apre all’olfatto con profumi di fiori bianchi, cenni di scorza d’agrumi, aromi di frutta a polpa bianca, mela verde, pesca, cenni di crosta di pane, sfumature mielate e leggermente speziate. L’ingresso al palato è limpido e sapido, con aromi complessi e un finale di vibrante freschezza.

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Domaine de Boischampt Juliénas 'Les 4 Cerisiers' 2022
Domaine de Boischampt Juliénas 'Les 4 Cerisiers' 2022

‘Les 4 Cerisiers’ Juliénas di Domaine de Boischampts, proveniente dalla regione del Beaujolais, è una vera espressione di carattere e tradizione. La zona di produzione, che si estende su 580 ettari tra Juliénas, Jullié e Pruzilly, ha una storia viticola che risale alla conquista romana, con il nome Juliénas che trae ispirazione proprio da Jules César. Dal 1938, questa etichetta ha ottenuto l'appellazione AOC, confermando la sua posizione tra i dieci cru del Beaujolais e raccontando, con le sue caratteristiche peculiari, una storia millenaria di viticoltura. Juliénas ‘Les 4 Cerisiers’ Domaine de Boischampt nasce sui contrafforti granitici dei monti dell'alto Beaujolais, caratterizzati da forti pendenze comprese tra il 20% e il 45%. La povertà del terreno e la sua adattabilità alla vite conferiscono al vino una potenza tannica naturale, una caratteristica che richiede abilità e maestria nella produzione di vini di alta qualità. L'esperienza della tradizione viticola, dalla conquista romana ad oggi, ha plasmato le tecniche di coltivazione e vinificazione. Il vigneto in questione, con i suoi terreni di Gamay 100%, ha una storia di successo nella produzione di un Juliénas complesso ed elegante, che richiede un affinamento di 12 mesi in fusti di rovere seguito da ulteriori 12 mesi in bottiglia, garantendo una struttura e un palato impeccabili. ‘Les 4 Cerisiers’ Juliénas ha carattere, con note di frutti neri freschi e un tocco di legnosità. L'intensità del colore rubino si sposa con fragranze di fragola, rosa e pesca, mentre in bocca il vino si presenta ampio, ricco, concentrato e guidato da tannini serrati. Un rosso da gustare sia giovane che da lasciar evolvere in cantina per sprigionare tutto il suo potenziale. Con un periodo di invecchiamento raggiunge infatti maggior complessità e maturità, esprimendo appieno tutte le sfumature delle sue uve. 

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Tenuta La Viola Albana Secco 'InTerra' 2022
Tenuta La Viola Albana Secco 'InTerra' 2022

Tenuta La Viola presenta l'Albana Secco "InTerra", un orange wine dal respiro ampio e strutturato che testimonia l’eccezionale versatilità del vitigno a bacca bianca più importante della Romagna. L’Albana è infatti una delle varietà italiane a maggiore plasticità enologica essendo vinificata negli stili e nelle tipologie più disparate: secco, amabile, passito, spumante e, appunto, orange. Ciò è in parte attribuibile all’alta concentrazione in zuccheri e acidi organici dell’acino maturo, parametri che permettono l’ottenimento sia di vini da dessert equilibrati sia di fresche basi spumante. Inoltre, l’elevata presenza di tannini nella buccia consente di produrre vini bianchi macerati di grande struttura e carattere, altresì dotati di ottima longevità. "InTerra" Albana Secco Tenuta La Viola è un 100% Albana da uve provenienti da una vigna di proprietà situata in località San Martino e condotta a regime biologico certificato. Le piante beneficiano della matrice argilloso-calcarea dei suoli, dell’altitudine compresa tra i 100 e i 200 metri sul livello del mare e della presenza di brezze provenienti dal vicino Mar Adriatico. Dopo la raccolta manuale e l’attenta selezione, i grappoli vengono ammostati in anfore georgiane da 300, 400 e 600 litri per la fermentazione alcolica spontanea accompagnata da ben 6 mesi di macerazione sulle bucce. Terminata la macerazione si procede con la svinatura e l’imbottigliamento senza previa filtrazione. L'Albana Secco "InTerra" di Tenuta La Viola possiede una bella tonalità giallo dorato dagli intensi riflessi aranciati. Vivido e deciso il panorama olfattivo, descritto da calde suggestioni di frutta a polpa gialla che si uniscono a sbuffi minerali e richiami di erbe aromatiche e fiori di campo. Il sorso, pieno e avvolgente, si rivela tannico e sapido, dalla lunga persistenza al palato.

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Pecorari Pierpaolo Ribolla Gialla Pierpaolo Pecorari 2022
Pecorari Pierpaolo Ribolla Gialla Pierpaolo Pecorari 2022

La Ribolla Gialla della cantina Pierpaolo Pecorari è un vino bianco floreale e delicato prodotto in Friuli nella zona dell’alta pianura isontina, un territorio pressoché pianeggiante caratterizzato da un altopiano di circa 60 metri di altezza dalla forma triangolare, ai cui estremi si trovano le città di Gorizia a est, Cormons a ovest e Gradisca d’Isonzo a sud. Questo bianco di Pecorari è ottenuto da uve Ribolla Gialla in purezza, vitigno autoctono friulano dalle caratteristiche fini ed eleganti, provenienti da vigne coltivate su terreni magri, ciottolosi e ricchi di scheletro che conferiscono grande mineralità ed eleganza al liquido. La cantina, è una piccola realtà rispettosa nei confronti del proprio territorio e molto attenta a esaltarne le tipicità. La Ribolla di Pecorari è prodotta con uve vendemmiate tardivamente verso la fine di settembre e che, proprio grazie a questa loro lenta maturazione, sviluppano profumi fini e un’aromaticità elegante. In cantina i grappoli, inizialmente sottoposti a una pigiadiraspatura gentile che permette il rilascio del mosto, sono poi separati dalle bucce utilizzando la tecnica della sgrondatura. Il mosto senza più le bucce viene così portato a fermentazione in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata per alcune settimane, dopodiché il vino rimane a maturare negli stessi serbatoi d’acciaio per circa 7 mesi sul suo deposito fine, con frequenti batonnage settimanali. A questo punto la Ribolla Gialla viene imbottigliata e dopo un breve affinamento in bottiglia è pronta per essere commercializzata. La Ribolla Gialla di Pierpaolo Pecorari si presenta alla vista di un colore giallo paglierino luminoso. Al naso compaiono intensi sentori floreali che ricordano il glicine e il tiglio, note fruttate di frutta a polpa bianca e di agrumi, per andare poi verso tracce balsamiche e suggestioni di erbe aromatiche. In bocca è polposo, fresco e croccante con una rotondità non esagerata e un ottimo equilibrio. Questa etichetta della cantina Pecorari è un bell’esempio di bianco autoctono perfettamente armonico, delicato e di grande bevibilità.

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Salwey Pinot Nero 'Kaiserstuhl' 2020
Salwey Pinot Nero 'Kaiserstuhl' 2020

'Kaiserstuhl' di Salwey è un Pinot Nero proveniente dalla regione del Baden, nel sud-ovest della Germania. Questa etichetta, vinificata con uve di qualità, è il risultato di una lunga tradizione familiare che risale al XVIII secolo e che continua a prosperare sotto la guida della terza generazione della famiglia Salwey. La cantina è situata nel cuore del Kaiserstuhl, un antico cordone vulcanico estinto, che conferisce alle uve caratteristiche uniche e distintive, riflettendo la ricchezza del terroir. La filosofia di produzione della cantina è improntata al rispetto della natura e alla valorizzazione del territorio, con una particolare attenzione alla conservazione dell'ecosistema locale. Le uve impiegate per il Pinot Nero 'Kaiserstuhl' vengono coltivate seguendo metodi agricoli sostenibili, rispettando il clima, gli animali e le piante. La cantina, infatti, comprende una delle più grandi riserve naturali della regione, il Kirchberg, che contribuisce a preservare la biodiversità e la bellezza paesaggistica del territorio. La vendemmia avviene rigorosamente a mano, per garantire la massima qualità delle uve, che vengono poi trasportate in cantina e selezionate prima dell'inizio del processo di vinificazione. La maturazione avviene principalmente in botti di legno selezionate, sfruttando il rovere proveniente dalle foreste circostanti, che conferiscono al vino complessità e struttura.  Il Pinot Nero 'Kaiserstuhl' di Salwey è un vino dal colore rosso intenso che al naso rivela un bouquet fruttato e invitante. Al palato, i tannini morbidi e persistenti regalano una piacevole sensazione in bocca, accompagnata da note di frutta matura e una leggera speziatura. Grazie al suo affinamento in barrique per 12 mesi e alla fermentazione malolattica in rovere, il vino si presenta equilibrato e complesso, con un potenziale di invecchiamento che promette di rivelare ulteriori sfumature nel tempo. Questo Pinot Nero è perfetto per accompagnare piatti di carne rossa o formaggi stagionati, ma è anche adatto a essere gustato da solo, durante un momento di relax o in compagnia di amici.

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Saracco Paolo Pinot Nero Paolo Saracco 2021
Saracco Paolo Pinot Nero Paolo Saracco 2021

Il Pinot Nero di Paolo Saracco si configura come un vino rosso succoso e vellutato, prodotto in Piemonte con uve raccolte tra i comuni di Castiglione Tinella e Castagnole delle Lanze. La storia della tenuta inizia nel 1900 con Luigi Saracco, dedito alla vendita di Moscato sfuso alle aziende produttrici di Vermouth. La tradizione vitivinicola della famiglia proseguì prima con il figlio Giovanni, il quale ampliò la produzione conferendo il vino ai produttori di Asti Spumante, e infine, nel 1988, con Paolo Saracco, attuale proprietario che ebbe il merito di iniziare a commercializzare le bottiglie sotto la propria etichetta. Paolo Saracco Pinot Nero deriva da sole uve dell’omonima varietà cresciute su terreni eterogenei, principalmente costituiti da sabbia, limo e calcare, tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare. Una volta raccolti, i grappoli sono trasferiti in cantina dove vengono ammostati in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica. Terminato il processo fermentativo, la massa è posta in parte in piccole botti di rovere francese e in parte in botti grandi per la maturazione di 12-14 mesi che precede l’imbottigliamento. Il Pinot Nero piemontese della cantina Paolo Saracco ha un colore rosso rubino dai riflessi purpurei. L’olfatto si schiude su profumi di lampone, mora, mirtillo e petali di rosa, impreziositi da profonde percezioni di sottobosco e spezie scure. Soffice e vellutato l’ingresso in bocca, presto vivacizzato da succosa freschezza e tannini morbidi. La chiusura insiste su sensazioni di frutti di bosco e spezie. In virtù dei suoi attributi organolettici, questo Pinot Nero può accompagnare diverse tipologie di pietanze, quali preparazioni a base di carni bianche o rosse, formaggi di media stagionatura o affettati vari.

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Bodegas Aristu Tempranillo Spumante 'Dultze Galbana' Ibonen Ardoak 2022
Bodegas Aristu Tempranillo Spumante 'Dultze Galbana' Ibonen Ardoak 2022

Il Biba Ardoak Bodegas Aristu Tempranillo Spumante ‘Dultze Galbana’ è un vino rosso frizzante di pregevole piacevolezza e dinamicità che si fa apprezzare per la sua spensieratezza di beva. Sull’etichetta del ‘Dultze Galbana’ sono raffigurati due uomini in spiaggia intenti a gustare questo vino rosso frizzante sotto un ombrellone, illustrazione efficace nel definire la personalità spensierata e rilassante di questo vino. Il Tempranillo Spumante ‘Dultze Galbana’ Biba Ardoak Bodegas Aristu viene realizzato a partire da uve Tempranillo in purezza cresciute a regime biologico certificato a un’altitudine di circa 500 metri sul livello del mare. In cantina i grappoli vengono vinificati in vasche di acciaio inox tramite fermentazione alcolica spontanea e breve contatto tra il mosto e le bucce. Segue la rifermentazione in bottiglia secondo il Metodo Ancestrale, imbottigliando dunque il mosto-vino con ancora parte degli zuccheri naturali da trasformare in modo tale che il processo fermentativo prosegua in vetro portando allo sviluppo di anidride carbonica. L’intera lavorazione non prevede poi alcuna operazione di chiarifica o filtrazione. Alla vista, il ‘Dultze Galbana’ Tempranillo Spumante Biba Ardoak di Bodegas Aristu esprime una tonalità rosso rubino brillante con effervescenza leggera. Il corredo aromatico si articola su profumi di mora, lampone e fragoline di bosco, impreziositi da delicati cenni floreali e di erbe aromatiche. L’assaggio, succoso e beverino, è caratterizzato da una freschezza stuzzicante che contribuisce al gusto scorrevole e dissetante. Sul finale riemergono le note di frutti di bosco percepite al naso. In virtù della sua beva spensierata e dinamica quest’etichetta rappresenta la scelta ideale come aperitivo rinfrescante in accompagnamento a taglieri di salumi e formaggi di leggera stagionatura.

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Laiolo Reginin Barbera d'Asti 'Da Sul' 2019
Laiolo Reginin Barbera d'Asti 'Da Sul' 2019

La Barbera d’Asti “Da Sul” di Laiolo Reginin nasce da una lavorazione altamente artigianale, che porta alla fine del processo di produzione a pochi esemplari, poche migliaia di bottiglie. Un prodotto esclusivo e unico, che ha origine da una vigna centenaria e che raggiunge altissimi livelli qualitativi in ogni grappolo. Un’etichetta che scorre con grande semplicità e facilità, giocando su una finezza però mai comune, che contribuisce a raccontare la storia di una cantina dal profilo altamente sartoriale in cui ogni vino viene realizzato con attenzione e cura per i particolari. La Barbera d’Asti “Da Sul” ha origine da un vigneto centenario, caratterizzato da un sottosuolo composto da marne e argille. Un vero e proprio cru in cui l’uva Barbera può crescere esprimendo al massimo il proprio potenziale, arrivando quindi alla fase di vendemmia presentando grappoli maturi e carichi di prospettive. Il mosto fermenta spontaneamente grazie alla presenza di lieviti indigeni in vasche d’acciaio inox, macerando sulle bucce per un totale di 40 giorni. L’affinamento finale si svolge poi per qualche mese in grandi botti di rovere, sino a quando il vino non è pronto per venire imbottigliato e commercializzato. “Da Sul” Barbera d’Asti di Laiolo Reginin si presenta alla vista con un colore rosso rubino concentrato, dotato di una bella intensità e attraversato da leggeri riflessi più violacei visibili nell’unghia. Il naso si apre sulla piccola frutta a bacca rossa e nera, per poi virare verso un panorama di sentori floreali, da cui affiora un rimando più balsamico. In bocca è di corpo scorrevole, con un sorso gustoso dotato di un’impronta fresca e sapida. La massima espressione qualitativa dell’intera gamma realizzata dalla cantina, presentata con un prezzo a cui non si può davvero dire di no.

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Velenosi Spumante di Passerina Brut
Velenosi Spumante di Passerina Brut

Lo Spumante di Passerina Brut di Velenosi è un vino originario delle Marche, in particolare della zona di Ascoli Piaceno dove sono situati i vigneti. I possedimenti della cantina si estendono tra le colline che fanno da cornice alla valle del fiume Tronto. La cantina è a conduzione famigliare dal 1984 quando i giovani Angela ed Ercole decidono di dare vita alla loro attività, dedicandosi a creare un prodotto che potesse ricordare un sapore antico, ma rivisitato guardando al futuro. Le uve Passerina dello Spumante Brut di Velenosi annualmente promettono un’abbondante produzione, tant’è che viene soprannominata come l’uva d’oro. I vigneti sono posti tra i 200 e i 300 metro sul livello del mare; il clima è di tipo subappenninico con inverni umidi e freschi con tendenza a abbondanti nevicate anche a bassa quota. Le estati sono temperate con esposizione solare costante. Il suolo si presenta tendete al sabbioso, ideale per la crescita di vitigni come la Passerina. La vendemmia delle uve avviene manualmente e i grappoli vengono adagiati in cassette ampie. Inizialmente viene effettuata una breve crio-macerazione e una pressatura soffice, per poi dare inizio alla fermentazione in acciaio; il vino base viene fatto rifermentare in autoclave con presa di spuma. Il ciclo produttivo non è mai inferiore ai 90 giorni per consentire un’appropriata sosta sui lieviti. La Passerina Spumante Brut di Velenosi si presenta nel bicchiere di un giallo dorato con riflessi color argento e il suo perlage si presenta fine, ma persistente. Il naso è inebriato da sentori fruttati di mela, pera e cedro, ma anche floreali come l’arancio e l’acacia; al palato si presenta di una delicata e piacevole persistenza, ricordando sapori agrumati, di mele e di nespole. È un prodotto ideale per accompagnare aperitivo sfiziosi e leggeri a base di pesce in tempura; ottimo anche con primi piatti a base di frutti di mare. Interessate prodotto da consumare in occasioni conviviali con amici e parenti, in estate in rilassanti location in campagna, per apprendere il potenziale di un territorio in grado di fornire eccellenti materie prime.

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Château des Moriers Fleurie Vielles Vignes 2018
Château des Moriers Fleurie Vielles Vignes 2018

Il Fleurie Vieilles Vignes di Chateau des Moriers è un Gamay dal fragrante profilo aromatico fruttato e floreale che esprime fedelmente le caratteristiche del territorio di Fleurie, uno dei cru più prestigiosi del Beaujolais. Infatti, il termine francese “fleurie”, nome che deriva dall’omonimo comune situato nella parte centro-settentrionale dell’areale, significa “floreale”, riferimento proprio ai seducenti e raffinati profumi di fiori che solitamente caratterizzano questi vini. La storia vitivinicola del territorio risale al tempo dei Romani mentre l’AOC fu istituita nel 1936. Chateau des Moriers Fleurie Vieilles Vignes deriva da sole uve Gamay provenienti dalle vigne più vecchie della tenuta, che superano i 65 anni di età. Le piante, allevate seguendo i principi dell’agricoltura biologica, poggiano su terreni di natura granitica, ricchi di elementi minerali e poveri in sostanza organica. A seguito della vendemmia, i grappoli vengono portati in cantina e vinificati a grappolo intero con macerazione semi-carbonica. La successiva fase di invecchiamento si protrae per 10 mesi e ha luogo in botti di legno da 400 litri di più passaggi. Nel calice, il Gamay Vieilles Vignes Fleurie della realtà borgognona Chateau des Moriers mostra un colore rosso rubino intenso. Il panorama olfattivo evoca profumi fruttati e floreali di ciliegia sotto spirito, mora, lampone, iris e violetta, combinati a sottili sfumature speziate. Il gusto è intenso e succoso, pieno e avvolgente, dalla freschezza piacevole e i tannini fini che anticipano la buona persistenza al palato. Si tratta di un Fleurie ottimo da gustare in gioventù per apprezzarne il carattere fruttato e floreale, capace anche di sostenere diversi anni di ulteriore invecchiamento durante i quali il vino arricchirà il proprio profilo speziato.

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Perrone Elio Barbera d'Asti 'Tasmorcan' Elio Perrone 2023
Perrone Elio Barbera d'Asti 'Tasmorcan' Elio Perrone 2023

Questa Barbera d’Asti “Tasmorcan” è un vino pensato e ideato da Elio Perrone per raccontare le note fruttate ed esuberanti del vitigno di partenza, il Barbera. Eleganza, stile e misura sono aggettivi che ben si prestano nel descrivere quest’etichetta dove profumi e gusti si muovono con la leggerezza della semplicità. Una bottiglia che non vuole legarsi ai luoghi comuni, neanche a quelli estetici, e che viene dunque presentata con una bottiglia dalla silhouette molto particolare. Formaggi e salumi, assieme a paste ripiene della tradizione piemontese e ai secondi di carne rossa e bianca sono gli abbinamenti che testimoniano la grande versatilità di questa Barbera. Il “Tasmorcan” nasce da quei vigneti situati nei pressi di Isola d’Asti, più precisamente nella frazione di Mongovone. Dopo la pigiatura degli acini il mosto fermenta in vasche d’acciaio a una temperatura controllata. Il successivo affinamento prende due strade: il 70% della massa matura in botti di rovere da 25 ettolitri, mentre il rimanente 30% affina in barrique di rovere francese, per un totale di 4 mesi. All’inizio della primavera successiva alla vendemmia il team della cantina Elio Perrone procede con l’imbottigliamento. “Tasmorcan” Barbera d’Asti si rivela all’occhio con una veste color rubino, concentrata e dotata di una bella intensità. Il naso è avvolto da una trama di profumi principalmente fruttati, arricchiti da una lieve speziatura da cui emergono rimandi orientali. All’assaggio è medio corpo, con un sorso pieno e rotondo, caratterizzato da un gusto fresco di bella intensità. Una bottiglia libera, espressiva e sorridente, che riflette appieno la filosofia produttiva di Elio Perrone.

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Bodegas Aristu Garnacha 'Hautua' Ibonen Ardoak 2021
Bodegas Aristu Garnacha 'Hautua' Ibonen Ardoak 2021

La Garnacha ‘Hautua’ Biba Ardoak del giovane produttore Ibon Aristu di Bodegas Aristu è un vino rosso biologico dal profilo aromatico fresco e fruttato, realizzato nell’areale viticolo della Navarra attraverso un’enologia minimalista e genuina, mirata a valorizzare il territorio e la tradizione vinicola locale. Nella lingua basca il termine “hautua”, nome di questa etichetta prodotta in quantità limitata, vuol dire “scelta”. Biba Ardoak Bodegas Aristu Garnacha ‘Hautua’ deriva da sole uve Garnacha Tinta provenienti da viti di 25 anni di età che forniscono naturalmente una bassa resa compensata da una qualità eccellente, condotte a regime biologico certificato. La vendemmia è effettuata a mano in cassette da 15 chili con un’attenta selezione dei grappoli, che vengono quindi trasferiti in cantina e ammostati interi per la fermentazione alcolica spontanea operata dai soli lieviti indigeni e accompagnata da una prolungata macerazione semi-carbonica. Terminato il processo di fermentazione le vinacce impregnate di vino sono state sottoposte a una delicata pressatura manuale di 8-10 ore, finalizzata all’estrazione dei composti più nobili. Tutto il processo di vinificazione e maturazione ha luogo in vasche di acciaio inox, contenitori nei quali viene anche svolta la fermentazione malolattica completa. Durante l’intera lavorazione la massa non subisce poi alcuna operazione di chiarifica o filtrazione e non vengono aggiunti solfiti neanche all’imbottigliamento. ‘Hautua’ Garnacha Biba Ardoak Bodegas Aristu è rosso granato intenso. Lo spettro aromatico si articola su sentori fruttati di ciliegia e frutti di bosco che si fondono con percezioni floreali di violetta. Note speziate e di cuoio completano il contesto olfattivo. In bocca risulta succoso e dinamico, intenso e avvolgente, dai tannini morbidi che accompagnano la chiusura persistente.

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Gatta Nicola Spumante Metodo Classico Nature Blanc de Noirs '70 Lune' Nicola Gatta
Gatta Nicola Spumante Metodo Classico Nature Blanc de Noirs '70 Lune' Nicola Gatta

Lo Spumante Metodo Classico Blanc de Noirs Nature “70 Lune” è il vino di punta di Nicola Gatta, un vero e proprio portento che si distingue per profondità e definizione. Siamo davvero al top con questa perla di Nicola, il volto genuino della Franciacorta, un liquido che alla cieca farebbe impallidire denominazioni ben più blasonate anche d'oltralpe. Il gigante di Gussago, oltre ad aver talento e sensibilità, è uno di quei vignaioli che riesce a trasmettere la sua viscerale passione per la vigna e per il vino, tanto da diventare punto di riferimento sicuro per gli appassionati, sia in cantina sia alle fiere di vino artigianale dove il suo banchetto è sempre preso d'assalto. Chardonnay e Pinot Nero crescono qui senza manipolazioni e forzature, come a testimoniare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la vitalità del frutto è prerequisito fondamentale per ottenere un grande vino. Il Blanc de Noirs Nature “70 Lune” è un metodo classico ottenuto da Pinot Nero in purezza, provenienti da uve che crescono a Gussago senza l'utilizzo di alcuna sostanza chimica o di sintesi. Se in vigna si seguono i precetti della biodinamica, in cantina si prosegue con fermentazioni alcoliche spontanee dei vini base, e lunghi affinamenti sui lieviti come in questo caso, dove il liquido vi sosta addirittura per 70 mesi. La solforosa contenuta nel liquido è solo quella prodotta naturalmente dal vino. Il Metodo Classico Blanc de Noirs Nature “70 Lune” si presenta con una veste intensa che vira verso l'ambra. Naso di straordinaria complessità e definizione, con sentori che spaziano dalla piccola pasticceria all'uva spina, dall'agrume al gesso. Sorso tridimensionale, chirurgica fusione di polpa, sale e irrorante freschezza in quello che è un vero e proprio tripudio per gli amanti del metodo classico. Un ciclone.

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Poggio Le Volpi Roma Rosso 2021
Poggio Le Volpi Roma Rosso 2021

Roma Rosso di Poggio Le Volpi è prodotto in una delle cantine più importanti dei Castelli Romani, con sede a Monteporzio Catone. Dallo stemma riprodotto sull’etichetta, al nome della cantina stessa, tutto ha un richiamo nobile alle casate e allo splendore di Roma, che dista una trentina di chilometri. La famiglia Mergè si occupa di viticoltura dal 1920 e, di generazione in generazione, ha allargato e migliorato sia gli orizzonti che la propria dimensione aziendale. Così si spazia dai vitigni prettamente laziali, a quelli internazionali, facendo anche della sperimentazione uno dei pilastri di Poggio le Volpi, che annovera anche vigneti in Puglia. Il vino Poggio Le Volpi Roma Rosso ha un uvaggio blend composto da Montepulciano, Syrah e Cesanese. È quindi un mix saggiamente sperimentato di vitigni già presenti nella zona e di altri importati, come appunto il Syrah. I vigneti sorgono su suoli di origine vulcanica, caratterizzati dalla presenza di sabbia. La fermentazione alcolica delle uve avviene a temperatura controllata in vasche di acciaio, a cui segue una pressatura soffice. Nella fase di affinamento finale una parte del vino viene riposta in acciaio, parte invece in legno che può variare per capacità e provenienza. Il Rosso Roma di Poggio Le Volpi ha il piglio dei condottieri romani con il suo rosso rubino intenso, concentrato e impenetrabile. Anche una volta versato nel calice resta la stessa sensazione di intensità, con aromi che investono l’olfatto in modo deciso: quelli fruttati su tutti, con ciliegie sotto spirito, e in generale frutta rossa matura. Arricchiscono il bouquet note più balsamiche di macchia mediterranea, con tocchi speziati di vaniglia. Al sorso ha una struttura morbida e calda, con un tannino delicato ma presente. È un vino decisamente equilibrato con una persistenza molto lunga sul finale.

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